domenica 29 dicembre 2019

La “SIGNATURA RERUM”




di Paolo Alessandro Ruffini e Claudio Viacava
Cari amici, troverete la straordinaria dottrina delle “segnature” o “firme” non solo negli antichi volumi di Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso, nei quali egli svelò alla scienza la “Signatura Rerum”, ma anche negli studi del filosofo Jakob Böhme secondo cui il Creatore (l’Ordinatore Supremo) ha contraddistinto tutto ciò che ci circonda con un “segno” personale e caratteristico, attraverso un curioso linguaggio di simboli e di analogie, che si sarebbe svelato ai maestri di vita più meritevoli.  Una pianta con parti somiglianti ad organi umani, apparati o funzioni è utile per curare o sostenere quegli organi, apparati o funzioni. Questo concetto è ben confermato dai cultori delle Medicine Naturali i quali e non solo per antica tradizione, affermano che un alimento o pianta con una forma o una struttura “somigliante” ad un organo corporeo o a una funzione fisiologica o ad un elemento presente nel corpo umano è considerato aver una funzione terapeutica e benefica per la persona che se ne nutre o lo assume secondo le modalità e quantità prescritte. Si ricordi che anche il principio fondamentale dell’Omeopatia, tratteggiato da Samuel Hahneman, descrive chiaramente la legge dei simili (similia similibus curantur). Di queste osservazioni si è avvalso anche E.Bach sperimentando e poi utilizzando con successo i suoi famosi “fiori terapeutici”che si basano proprio sulle loro ben precise signature.

La carota
La carota affettata (per traverso) assomiglia molto all’occhio umano. Pupilla, iride e linee a raggiera sono evidenti. La scienza ci insegna che le carote contengono Betacarotene, una vitamina oleosolubile, vero toccasana per la vista e la diminuzione della visione notturna è causata dalla sua carenza. Un altro componente presente nelle carote è la Luteina (Carotenoide). Se la Luteina è carente la parte della retina sensibile alla luce può danneggiarsi. Varie ricerche hanno confermato che supplementi di Luteina naturale possono supportare e nutrire il pigmento maculare. Negli anziani, infatti, ad essere a rischio è soprattutto la densità del pigmento maculare che, se danneggiato gravemente, può portare anche alla cecità.

Il pomodoro

Il pomodoro ha quattro camere ed è rosso. Tutte le ricerche mostrano che i pomodori effettivamente sono un alimento elettivo per il sangue e il cuore. I pomodori sono ricchi di Licopene (E160d), carotenoide e potente antiossidante, un cosiddetto scavenger (spazzino di radicali liberi) che aiuta nella prevenzione dei tumori (specie quelli della prostata e della mammella), protegge dagli effetti nocivi dei raggi UV e favorisce la funzione circolatoria.





L’uva

I chicchi d’uva sono riuniti in grappoli che hanno la forma del cuore; ogni chicco assomiglia a una cellula del sangue e tutte le ricerche odierne mostrano che l’uva è un alimento che ravviva profondamente il cuore e il sangue; ed il vino rosso…fa buon sangue. Studiando il “paradosso francese” si è scoperto nella buccia degli acini un potente cardioprotettore: il Resveratrolo.





La noce

La noce assomiglia a un encefalo in miniatura, con un emisfero destro e un emisfero sinistro, 2 cerebri in alto e 2 cervelletti in basso.
Persino le rughe o pieghe della superficie richiamano la neo-corteccia. Oggi la scienza ci dice che le noci aiutano a sviluppare i neurotrasmettitori per la funzione cerebrali, sono ricchi di nutrienti per nutrire il DNA e le cellule nervose. Ricchi di Omega 3 e 6 contro il colesterolo “non buono” (LDL) nocivo in questo caso, sulla circolazione cerebrale. Contengono inoltre molto Fosforo, Calcio, Ferro, Zinco ed aiutano il ciclo di Krebs.


 

I fagioli

I fagioli aiutano a mantenere sana la funzione renale e, se consumati correttamente, sono alimenti ricchi di proteine nobili che donano energia e vitalità (ricordare il detto: “andare avanti a forza di reni”). Osservandoli bene hanno esattamente la forma del rene, con tanto di bacinetto e surrenali.







Il sedano

Il sedano, il bok choy, il rabarbaro e altre piante assomigliano proprio alle ossa. Questi alimenti sono specificamente diretti a rafforzare le ossa. Le ossa sono costituite per il 23% da sodio, poi Calcio ma anche Silicio. Se nella vostra alimentazione non vi sono questi minerali a sufficenza, il corpo li estrae dalle ossa, indebolendole. Attenzione, quindi, ad un alimentazione troppo acida, si mobiliterà il Calcio dalle ossa per tamponare l’eccesso di acidità. Questi alimenti vanno a nutrire la struttura ossea e quindi scheletrica.


 

Avocado e Pere
Avocado e Pere sono mirati alla funzione e alla salute dell’utero e della cervice della donna ed hanno proprio l’aspetto di questi organi. Alcune ricerche mostrano che, se una donna mangia un avocado alla settimana, riequilibra gli ormoni, fa eliminare il peso eccessivo dopo la gravidanza e previene le degenerazioni della cervice uterina. Una straordinaria corrispondenza? … occorrono esattamente 9 mesi per far crescere un avocado, dal fiore al frutto maturo.




I fichi
I fichi sono pieni di semini (che ricordano gli spermatozoi), e quando crescono pendono dal ramo a coppie come i testicoli. I fichi, per la signatura rerum, migliorano la qualità dello sperma maschile, aumentando i numero degli spermatozoi e rinforzandoli; contrastano così la sterilità maschile. Il fico ricorda, osservandolo bene, anche l’interno dell’intestino tenue con i suoi villi intestinali per cui i fichi sono utili anche come blandi lassativi. Molti autori affermano che sono indicati anche per i disturbi dell’utero.

 

Le patate
Le patate dolci assomigliano, secondo la signatura, al pancreas e di fatto possono agevolare l’equilibrio dell’indice glicemico, anche nei diabetici. La batata o patata americana viene usata dalle popolazioni giapponesi per curare anemia, ipertensione e soprattutto il diabete.












Il Topinambour
Il Topinambour ricorda una uomo grassoccio, con ritenzione idrica, anche tastandolo con le dita sembra ricchissimo di acqua; infatti, grazie a un altissimo contenuto di Inulina, una particolare fibra altamente solubile in grado di riequilibrare la flora intestinale, è il migliore alleato alimentare per il controllo del diabete e per tutti coloro che desiderano abbassare la glicemia naturalmente. Per cui, se consumato senza condimenti pesanti, è ideale nelle diete dimagranti nonchè per contrastare la ritenzione idrica.

 

Le olive
Le olive sostengono la salute delle ovaie, oltre alle molte funzioni delle ghiandole linfatiche.
Approfondimenti clinici hanno inoltre dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizzano la composizione dell’olio dell’oliva e la naturale presenza di tocoferoli e polifenoli, fanno sì che esso possegga una serie di preziose proprietà, quali un’azione ritardante l’invecchiamento cellulare, un azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, un effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante.

 

Pompelmi, arance e altri agrumi
Pompelmi, arance e altri agrumi assomigliano alla ghiandola mammaria, ed effettivamente aiutano la salute delle mammelle e l’afflusso e il deflusso della linfa dalle ghiandole mammarie. Inoltre, essendo ricchissimi di vitamina C hanno benefici effetti sulla cellulite perché rinforzano i vasi sanguigni e migliorano la circolazione.



 

Le cipolle
Le cipolle assomigliano, secondo la signatura, alle cellule del corpo. Si può notare il nucleo e gli strati di citoplasma. Le ricerche della scienza dell’alimentazione mostrano che le cipolle aiutano, in un certo senso, a ripulire i materiali di scarto da tutte le cellule del corpo. Stimolano anche la lacrimazione che pulisce gli strati epiteliali degli occhi anche da impurità. Le cipolle contengono Metionina che è un aminoacido grande purificatore delle cellule epatiche. La cipolla è utile come ottima prevenzione antitumorale

 

Banane, cetrioli, zucchine e vegetali simili
La Banana è simbolicamente legata alla forza dell’organo sessuale maschile. È vero! Sembra una forzatura goliardica ma non lo è.
Energia: con sole 100 calorie circa, la banana contiene saccarosio, fruttosio e glucosio, che forniscono un immediato rifornimento d’energia. Gli sportivi mangiano per questo motivo le banane prima e dopo la loro attività. Buon umore: Banana è un frutto di longevità. Il triptofano contenuto nella banana, è un aminoacido essenziale responsabile per la produzione di serotonina. La serotonina è un ormone che riduce lo stress e migliora il tono dell’umore.

 

L’arachide
L’arachide giova ai testicoli e alla libido sessuale. Oltre alla vitamina E ed all’Inositolo ed allo Zinco in esse contenuti, che favoriscono la fertilità, molte persone non si rendono conto che l’Argentine, componente del Viagra, viene dall’arachide. Se snoccioli un’arachide ed apri il seme in due, all’estremità troverai un simbolo piccolissimo: un coniglietto che simboleggia la fertilità, la fecondità e l’abbondanza, anche se tradizionalmente sono state inserite tra la frutta secca in realtà si tratta di un legume (Arachis Hypogea) che in greco significa “sottoterra”. D’origine americana l’arachide ha una ricchezza di proteine vegetali e grassi con molti sali come fosforo (importante per la molecola base dell’energia ATP (adenosintrifosfato).

 

Il cavolo ed il cavolfiore
Il cavolo ed il cavolfiore (cruciufere) sono ricchissimi di composti isotiocianati. Questi elementi, contenuti in questi vegetali, sono infatti ormai ampiamente accreditati per le loro proprietà antitumorali. Il meccanismo d’azione pare essere legato alla capacità di rimuovere scorie tossiche presenti all’interno dell’organismo e potenzialmente cancerogene. In pratica  questi alimenti svolgerebbero una profonda azione detossificante (come ha dimostrato anche il Dr. Max Gerson), capace di proteggerci dall’insorgenza di alcune forme tumorali. Si noti la sua somiglianza ad alcune masse tumorali.

Il Pistacchio
Il Pistacchio: guardando bene la sua forma, consistenza ed il colore ricorda veramente un calcolo biliare di colesterolo. Alcuni ricercatori americani invitano a consumarne 30 grammi al giorno (1 tazzina) e 5 volte alla settimana in quanto possono aumentare il livello del colesterolo HDL (quello cosiddetto buono). Il pistacchio ha inoltre la capacità di tenere sotto controllo la pressione e prevenire l’ipertensione. Ricco di antiossidanti come la luteina e betacarotene. Questi antiossidanti evitano che le pareti dei vasi sanguigni si ricoprano di colesterolo. Per meglio comprendere la capacità del pistacchio di spaccare questi depositi di colesterolo bisogna risalire alla “signatura” della pianta che lo produce. La Pistacia Terebinthus è un arbusto particolarmente forte che non soffre né caldo né vento né siccità né altre intemperie e le sue radici sono in grado di spaccare rocce e sassi (in Sicilia la Pistacia è anche chiamata “spaccasassi”) per aprirsi una via di crescita anche nei terreni più difficili. Si capisce ora come possa agire sulle concrezioni di grassi nelle arterie.
COMPRESSA-MENTE: La “SIGNATURA RERUM”

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