di
Paolo Alessandro Ruffini e Claudio Viacava
Cari amici, troverete la straordinaria dottrina delle “segnature” o “firme” non solo negli antichi volumi di Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso, nei quali egli svelò alla scienza la “Signatura Rerum”, ma anche negli studi del filosofo Jakob Böhme secondo cui il Creatore (l’Ordinatore Supremo) ha contraddistinto tutto ciò che ci circonda con un “segno” personale e caratteristico, attraverso un curioso linguaggio di simboli e di analogie, che si sarebbe svelato ai maestri di vita più meritevoli. Una pianta con parti somiglianti ad organi umani, apparati o funzioni è utile per curare o sostenere quegli organi, apparati o funzioni. Questo concetto è ben confermato dai cultori delle Medicine Naturali i quali e non solo per antica tradizione, affermano che un alimento o pianta con una forma o una struttura “somigliante” ad un organo corporeo o a una funzione fisiologica o ad un elemento presente nel corpo umano è considerato aver una funzione terapeutica e benefica per la persona che se ne nutre o lo assume secondo le modalità e quantità prescritte. Si ricordi che anche il principio fondamentale dell’Omeopatia, tratteggiato da Samuel Hahneman, descrive chiaramente la legge dei simili (similia similibus curantur). Di queste osservazioni si è avvalso anche E.Bach sperimentando e poi utilizzando con successo i suoi famosi “fiori terapeutici”che si basano proprio sulle loro ben precise signature.
La carota
Cari amici, troverete la straordinaria dottrina delle “segnature” o “firme” non solo negli antichi volumi di Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso, nei quali egli svelò alla scienza la “Signatura Rerum”, ma anche negli studi del filosofo Jakob Böhme secondo cui il Creatore (l’Ordinatore Supremo) ha contraddistinto tutto ciò che ci circonda con un “segno” personale e caratteristico, attraverso un curioso linguaggio di simboli e di analogie, che si sarebbe svelato ai maestri di vita più meritevoli. Una pianta con parti somiglianti ad organi umani, apparati o funzioni è utile per curare o sostenere quegli organi, apparati o funzioni. Questo concetto è ben confermato dai cultori delle Medicine Naturali i quali e non solo per antica tradizione, affermano che un alimento o pianta con una forma o una struttura “somigliante” ad un organo corporeo o a una funzione fisiologica o ad un elemento presente nel corpo umano è considerato aver una funzione terapeutica e benefica per la persona che se ne nutre o lo assume secondo le modalità e quantità prescritte. Si ricordi che anche il principio fondamentale dell’Omeopatia, tratteggiato da Samuel Hahneman, descrive chiaramente la legge dei simili (similia similibus curantur). Di queste osservazioni si è avvalso anche E.Bach sperimentando e poi utilizzando con successo i suoi famosi “fiori terapeutici”che si basano proprio sulle loro ben precise signature.
La carota
La carota affettata (per
traverso) assomiglia molto all’occhio umano. Pupilla, iride e linee a raggiera
sono evidenti. La scienza ci insegna che le carote contengono Betacarotene, una
vitamina oleosolubile, vero toccasana per la vista e la diminuzione della
visione notturna è causata dalla sua carenza. Un altro componente presente
nelle carote è la Luteina (Carotenoide). Se la Luteina è carente la
parte della retina sensibile alla luce può danneggiarsi. Varie ricerche hanno
confermato che supplementi di Luteina naturale possono supportare e nutrire il
pigmento maculare. Negli anziani, infatti, ad essere a rischio è soprattutto la
densità del pigmento maculare che, se danneggiato gravemente, può portare anche
alla cecità.
Il pomodoro
Il pomodoro
Il pomodoro ha quattro camere
ed è rosso. Tutte le ricerche mostrano che i pomodori effettivamente sono un
alimento elettivo per il sangue e il cuore. I pomodori sono ricchi di Licopene
(E160d), carotenoide e potente antiossidante, un cosiddetto scavenger (spazzino
di radicali liberi) che aiuta nella prevenzione dei tumori (specie quelli della
prostata e della mammella), protegge dagli effetti nocivi dei raggi UV e
favorisce la funzione circolatoria.
L’uva
L’uva
I chicchi d’uva sono riuniti
in grappoli che hanno la forma del cuore; ogni chicco assomiglia a una cellula
del sangue e tutte le ricerche odierne mostrano che l’uva è un alimento che
ravviva profondamente il cuore e il sangue; ed il vino rosso…fa buon sangue.
Studiando il “paradosso francese” si è scoperto nella buccia degli acini un
potente cardioprotettore: il Resveratrolo.
La noce
La noce
La noce assomiglia a un
encefalo in miniatura, con un emisfero destro e un emisfero sinistro, 2 cerebri
in alto e 2 cervelletti in basso.
Persino le rughe o pieghe della superficie richiamano la neo-corteccia. Oggi la scienza ci dice che le noci aiutano a sviluppare i neurotrasmettitori per la funzione cerebrali, sono ricchi di nutrienti per nutrire il DNA e le cellule nervose. Ricchi di Omega 3 e 6 contro il colesterolo “non buono” (LDL) nocivo in questo caso, sulla circolazione cerebrale. Contengono inoltre molto Fosforo, Calcio, Ferro, Zinco ed aiutano il ciclo di Krebs.
I fagioli
Persino le rughe o pieghe della superficie richiamano la neo-corteccia. Oggi la scienza ci dice che le noci aiutano a sviluppare i neurotrasmettitori per la funzione cerebrali, sono ricchi di nutrienti per nutrire il DNA e le cellule nervose. Ricchi di Omega 3 e 6 contro il colesterolo “non buono” (LDL) nocivo in questo caso, sulla circolazione cerebrale. Contengono inoltre molto Fosforo, Calcio, Ferro, Zinco ed aiutano il ciclo di Krebs.
I fagioli
I fagioli aiutano a mantenere
sana la funzione renale e, se consumati correttamente, sono alimenti ricchi di
proteine nobili che donano energia e vitalità (ricordare il detto: “andare
avanti a forza di reni”). Osservandoli bene hanno esattamente la forma del
rene, con tanto di bacinetto e surrenali.
Il sedano
Il sedano
Il sedano, il bok choy, il rabarbaro
e altre piante assomigliano proprio alle ossa. Questi alimenti sono
specificamente diretti a rafforzare le ossa. Le ossa sono costituite per il 23%
da sodio, poi Calcio ma anche Silicio. Se nella vostra alimentazione non vi
sono questi minerali a sufficenza, il corpo li estrae dalle ossa,
indebolendole. Attenzione, quindi, ad un alimentazione troppo acida, si
mobiliterà il Calcio dalle ossa per tamponare l’eccesso di acidità. Questi
alimenti vanno a nutrire la struttura ossea e quindi scheletrica.
Avocado e Pere
Avocado e Pere
Avocado e Pere sono mirati
alla funzione e alla salute dell’utero e della cervice della donna ed hanno
proprio l’aspetto di questi organi. Alcune ricerche mostrano che, se una donna
mangia un avocado alla settimana, riequilibra gli ormoni, fa eliminare il peso
eccessivo dopo la gravidanza e previene le degenerazioni della cervice uterina.
Una straordinaria corrispondenza? … occorrono esattamente 9 mesi per far
crescere un avocado, dal fiore al frutto maturo.
I fichi
I fichi
I fichi sono pieni di semini
(che ricordano gli spermatozoi), e quando crescono pendono dal ramo a coppie
come i testicoli. I fichi, per la signatura rerum, migliorano la qualità dello
sperma maschile, aumentando i numero degli spermatozoi e rinforzandoli;
contrastano così la sterilità maschile. Il fico ricorda, osservandolo bene,
anche l’interno dell’intestino tenue con i suoi villi intestinali per cui i
fichi sono utili anche come blandi lassativi. Molti autori affermano che sono
indicati anche per i disturbi dell’utero.
Le patate dolci assomigliano,
secondo la signatura, al pancreas e di fatto possono agevolare l’equilibrio
dell’indice glicemico, anche nei diabetici. La batata o patata americana viene
usata dalle popolazioni giapponesi per curare anemia, ipertensione e
soprattutto il diabete.
Il Topinambour
Il Topinambour
Il Topinambour ricorda una
uomo grassoccio, con ritenzione idrica, anche tastandolo con le dita sembra
ricchissimo di acqua; infatti, grazie a un altissimo contenuto di Inulina, una
particolare fibra altamente solubile in grado di riequilibrare la flora
intestinale, è il migliore alleato alimentare per il controllo del diabete e
per tutti coloro che desiderano abbassare la glicemia naturalmente. Per cui, se
consumato senza condimenti pesanti, è ideale nelle diete dimagranti nonchè per
contrastare la ritenzione idrica.
Le olive sostengono la salute
delle ovaie, oltre alle molte funzioni delle ghiandole linfatiche.
Approfondimenti clinici hanno inoltre dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizzano la composizione dell’olio dell’oliva e la naturale presenza di tocoferoli e polifenoli, fanno sì che esso possegga una serie di preziose proprietà, quali un’azione ritardante l’invecchiamento cellulare, un azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, un effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante.
Approfondimenti clinici hanno inoltre dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizzano la composizione dell’olio dell’oliva e la naturale presenza di tocoferoli e polifenoli, fanno sì che esso possegga una serie di preziose proprietà, quali un’azione ritardante l’invecchiamento cellulare, un azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, un effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante.
Pompelmi, arance e altri
agrumi assomigliano alla ghiandola mammaria, ed effettivamente aiutano la
salute delle mammelle e l’afflusso e il deflusso della linfa dalle ghiandole
mammarie. Inoltre, essendo ricchissimi di vitamina C hanno benefici effetti
sulla cellulite perché rinforzano i vasi sanguigni e migliorano la
circolazione.
Le cipolle
Le cipolle assomigliano,
secondo la signatura, alle cellule del corpo. Si può notare il nucleo e gli
strati di citoplasma. Le ricerche della scienza dell’alimentazione mostrano che
le cipolle aiutano, in un certo senso, a ripulire i materiali di scarto da
tutte le cellule del corpo. Stimolano anche la lacrimazione che pulisce gli
strati epiteliali degli occhi anche da impurità. Le cipolle contengono
Metionina che è un aminoacido grande purificatore delle cellule epatiche. La
cipolla è utile come ottima prevenzione antitumorale
Banane, cetrioli, zucchine e vegetali simili
La Banana è simbolicamente
legata alla forza dell’organo sessuale maschile. È vero! Sembra una forzatura
goliardica ma non lo è.
Energia: con sole 100 calorie circa, la banana contiene saccarosio, fruttosio e glucosio, che forniscono un immediato rifornimento d’energia. Gli sportivi mangiano per questo motivo le banane prima e dopo la loro attività. Buon umore: Banana è un frutto di longevità. Il triptofano contenuto nella banana, è un aminoacido essenziale responsabile per la produzione di serotonina. La serotonina è un ormone che riduce lo stress e migliora il tono dell’umore.
L’arachide
Energia: con sole 100 calorie circa, la banana contiene saccarosio, fruttosio e glucosio, che forniscono un immediato rifornimento d’energia. Gli sportivi mangiano per questo motivo le banane prima e dopo la loro attività. Buon umore: Banana è un frutto di longevità. Il triptofano contenuto nella banana, è un aminoacido essenziale responsabile per la produzione di serotonina. La serotonina è un ormone che riduce lo stress e migliora il tono dell’umore.
L’arachide
L’arachide giova ai testicoli
e alla libido sessuale. Oltre alla vitamina E ed all’Inositolo ed allo Zinco in
esse contenuti, che favoriscono la fertilità, molte persone non si rendono
conto che l’Argentine, componente del Viagra, viene dall’arachide. Se snoccioli
un’arachide ed apri il seme in due, all’estremità troverai un simbolo
piccolissimo: un coniglietto che simboleggia la fertilità, la fecondità e
l’abbondanza, anche se tradizionalmente sono state inserite tra la frutta secca
in realtà si tratta di un legume (Arachis Hypogea) che in greco significa
“sottoterra”. D’origine americana l’arachide ha una ricchezza di proteine
vegetali e grassi con molti sali come fosforo (importante per la molecola base
dell’energia ATP (adenosintrifosfato).
Il cavolo ed il cavolfiore
(cruciufere) sono ricchissimi di composti isotiocianati. Questi elementi,
contenuti in questi vegetali, sono infatti ormai ampiamente accreditati per le
loro proprietà antitumorali. Il meccanismo d’azione pare essere legato alla
capacità di rimuovere scorie tossiche presenti all’interno dell’organismo e
potenzialmente cancerogene. In pratica questi alimenti svolgerebbero una
profonda azione detossificante (come ha dimostrato anche il Dr. Max Gerson),
capace di proteggerci dall’insorgenza di alcune forme tumorali. Si noti la sua
somiglianza ad alcune masse tumorali.
Il Pistacchio
Il Pistacchio: guardando bene
la sua forma, consistenza ed il colore ricorda veramente un calcolo biliare di
colesterolo. Alcuni ricercatori americani invitano a consumarne 30 grammi al
giorno (1 tazzina) e 5 volte alla settimana in quanto possono aumentare il
livello del colesterolo HDL (quello cosiddetto buono). Il pistacchio ha inoltre
la capacità di tenere sotto controllo la pressione e prevenire l’ipertensione.
Ricco di antiossidanti come la luteina e betacarotene. Questi antiossidanti
evitano che le pareti dei vasi sanguigni si ricoprano di colesterolo. Per
meglio comprendere la capacità del pistacchio di spaccare questi depositi di
colesterolo bisogna risalire alla “signatura” della pianta che lo produce. La
Pistacia Terebinthus è un arbusto particolarmente forte che non soffre né caldo
né vento né siccità né altre intemperie e le sue radici sono in grado di
spaccare rocce e sassi (in Sicilia la Pistacia è anche chiamata “spaccasassi”)
per aprirsi una via di crescita anche nei terreni più difficili. Si capisce ora
come possa agire sulle concrezioni di grassi nelle arterie.
COMPRESSA-MENTE: La “SIGNATURA RERUM”
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