Perchè mangio esclusivamente frutta?
Tord Lyseving, fruttariano dal 1986 scrive:
Mangio frutta perchè l’ho sempre amata; porta un’armonia salutare al mio corpo e mi da più potere spirituale.
Mangio frutta per preservare la Terra.
Mangio frutta per evitare le malattie ed il dolore del corpo fisico .
Mangio frutta per essere più umile e saggio, e per espandere la mia coscienza.
Mangio frutta per espandere, sviluppare ed accrescere le mie facoltà
spirituali Mangio frutta per evitare il tradizionale processo di
invecchiamento.
Mangio frutta per servire la coscienza d’amore su questo pianeta.
Mangio frutta per stare in contatto con l’unità cosmica.
Mangio frutta per entrare meglio in contatto con la mia attuale
incarnazione e con quella degli altri ed anche per raggiungere uno stato
di Salvezza ed Invulnerabilità.
Mangio frutta perché rappresenta il principio di minor crudeltà ed il principio di una coscienza d’amore.
Mangio frutta perché mi rende la vita FACILE!
LA FRUTTA E’ LIBERTA’
Tord Lyseving è nato nel 1943 nell’estrema città settentrionale di
Lulea, in Svezia. Durante l’adolescenza si trasferì con la famiglia a
Stoccolma e ha trascorso lì la maggior parte della sua vita.
Ha studiato ingegneria al Royal Technical College (KTH) di Stoccolma,
dove ha seguito anche gli studi di dottorato nel suo specifico campo di
lavoro, la tecnologia dei polimeri, per più di due anni. Alcuni dei
suoi lavori di ricerca sono stati pubblicati nella rivista
internazionale Journal of Applied Polymer Science nel 1973. Il suo
lavoro di ricerca era finanziato dal Ministero della Difesa svedese:
controllo delle vibrazioni di materiali polimerici in aeroplani e
sottomarini.
Dopo aver lavorato per 2 anni come funzionario tecnico commerciale,
avviò un’attività in proprio di artigiano e artista. Nel 1980 acquistò
due negozi di prodotti biologici a Stoccolma, nei quali riceveva anche i
pazienti in qualità di naturopata. Questo successe dopo la crisi di
salute della sua prima moglie e i successivi studi svolti
sull’alimentazione cruda, la digitopressione, l’iridologia, la
chirologia e la fotografia Kirlian (con una macchina fotografica che un
amico del Royal Technical College lo aiutò a costruire).
Nei successivi 20 anni ha lavorato costantemente coi suoi pazienti,
scritto 8 libri (7 in svedese e quest’ultimo in inglese) e tenuto molti
corsi e conferenze.
Nel corso del 1985 mangiava frutta e noci, ma dal 1986 ha escluso le noci per vivere solo di frutti e bacche.
Inoltre dipinge a olio, fa sculture in legno e ha esposto le sue
opere sia in Svezia che in Spagna. Attualmente unisce elementi naturali e
surrealistici nei suoi dipinti e ha dato vita a un nuovo “ismo”, il
sintetismo.
Suona con grande piacere sia la tromba che il pianoforte.
Nel corso degli anni, ha viaggiato per il mondo per trovare il luogo
perfetto in cui risiedere con le persone che ama, un luogo dove essere
circondato da frutta e belle persone.
La foto lo ritrae nel 2009.
Intervista a Tord Lyseving (dicembre 2009)
Ciao Tord, potresti per favore cominciare
presentandoti un po’? Dicci semplicemente chi sei, di dove sei, dove
vivi ora, la tua età, condizione familiare, o qualsiasi altra cosa
ritieni possa darci una rapida idea di chi sei.
Una volta (penso sia stato nel 1983/84) ero seduto in
meditazione a occhi chiusi e vidi 12 delle mie precedenti vite. Fu come
un’ondata di marea, prima un’immagine molto chiara, poi un’altra e…
disposte in una sorta di sequenza storica. Ne citerò solo alcune. Questa
esperienza fu molto forte per me e colpì la mia mente con evidenti
conseguenze. Cominciò con l’Africa, dove ero un uomo-medicina e stavo
curando una donna ammalata nel luogo in cui vivevo, un po’ in disparte
rispetto al villaggio. Preparavo una medicina naturale a base di bacche
rosse in un contenitore di legno. Macinavo e pestavo le bacche
riducendole in una pasta che le facevo mangiare e poi spalmavo sulla sua
pelle. Diverse persone sedute in cerchio si aspettavano un miracolo di
guarigione. Occupavo una posizione influente in questo villaggio
africano. Successivamente, nel 1990, la mia ex moglie mi portò in
Africa, Gambia, dove rimasi per qualche tempo e incontrai molte persone,
persino un anziano uomo-medicina che mi chiese di fermarmi da lui per
insegnargli le mie conoscenze di medicina naturale. Fui onorato di
sentrmi dire una cosa del genere e in qualche modo confermava le mie
precedenti esperienze di vita.
Un’altra ondata di marea storica che colpì la mia
mente era ambientata nel popolo Maya o Inca, in Messico o Guatemala.
Vidi un uomo con abiti multicolore con tanto potere e anche crudeltà.
Posso ancora dipingere l’immagine di questo uomo dai mille colori con
una grande corona di penne sulla testa. Nella vita attuale sono stato
anche in Guatemala e avvicinarmi agli antichi templi, specialmente
quello di Chichen Itza, fu un grande “deja vue”, o riconoscimento.
Una terza vita si era svolta in America, Canada, come
capo indiano. Una cosa curiosa è che diversi amici mi avevano detto che
io gli sembravo avere un qualche legame con i nativi americani. Nel
1960, in questa vita, ho visitato una località in Canada e ho danzato
con indiani veri in una riserva. È stato come danzare con la mia storia.
In Russia sono stato, in momenti diversi, un giovane e
famoso pianista e molto vicino allo zar Pietro il Grande, e aiutavo a
costruire navi da guerra. Nella vita attuale sono stato anche in Russia,
due volte, forse una specie di ripetizione per comprendere la mia
storia?
La mia ultima esperienze riguardava un pilota
militare in Inghilterra durante la prima guerra mondiale. Ero capo
pilota, ma abbandonai, atterrando in Olanda in un’azienda agricola e
sposai una bella ragazza, la figlia del contadino. Nella vita attuale ho
avuto a che fare (su piccola scala) con il volo acrobatico e planato.
Un’altra sorta di riconoscimento.
Questa è stata parte del mio background, e
naturalmente sono stato anche povero, schiavo, prigioniero e altro, ma
queste dodici incarnazioni sono apparse in maniera particolarmente
forte e chiara, come se rappresentassero uno schema stampato dentro di
me. Sono stato anche coinvolto in molte battaglie.
Nel presente tempo “Gregoriano” sono nato nel 1943
nella città di Luleå, nell’estremo settentrione della Svezia. Da ragazzo
ero molto attivo, sportivo e pieno di talento e non ho mai usato alcun
tipo di droga né sigarette, e ho bevuto solo piccoli quantitativi di
alcolici. Spesso venivo eletto capoclasse e l’insegnante si serviva di
me per mostrare delle cose. Aiutare le persone è sempre stato un mio
“karma” evidente, probabilmente per via delle precedenti vite in cui
sono stato crudele e ho sacrificato altre persone. Come dottore
naturopata ho ancora questo compito di aiutare e ispirare le persone
verso una vita e una salute migliori. Sono anche stato un cosiddetto
coach per alcuni sportivi di alto livello e musicisti svedesi che hanno
avuto ottimi risultati.
Quando ero giovane ero molto interessato all’arte e
cominciai a dipingere molto presto e i miei disegni venivano spesso
appesi sui muri della scuola per mostrare come doveva essere fatto un
buon disegno. Che mentalità assurda! Oggi, tutti i disegni degli
studenti vengono appesi ai muri.
Ho studiato al KTH (Politecnico) di Stoccolma e come
ricercatore. Ho avuto anche a che fare con la FOAM (Difesa Nazionale
Svedese, e la M sta per sezione per la ricerca sui materiali; la mia
specialità erano la plastica e la gomma). Ho seguito gli studi per il
dottorato per due anni presso l’istituto di tecnologia dei polimeri. Ho
scritto diverse relazioni sul mio lavoro e un articolo su una ricerca
internazionale pubblicato nella Rivista di Scienza Applicata dei
Polimeri nel 1973. A quel tempo ero molto orgoglioso che il mio lavoro
fosse stato accettato dagli esperti che componevano il comitato
editoriale negli USA. Da quel momento venni chiamato “Dr. Tord Åredal”
(il mio nome a quel tempo). Questo titolo, dottore, era riportato su
lettere provenienti da tutto il mondo e dal comitato editoriale della
rivista. Ma io non sono un vero dottore tecnico tradizionale perché non
ho mai affrontato il tradizionale confronto con gli oppositori.
Non ho mai fatto carriera nell’industria comune.
Saltai semplicemente su un altro binario e comprai due negozi di
prodotti naturali, dove avrei avviato la mia nuova vita. Nel negozio
ricevevo i miei pazienti e la mia cara madre (che raggiunse l’età di 92
anni) spesso mi aiutava coi clienti.
Ho tre figli (un maschio di 40 anni, una femmina di
38 e una seconda di 15). La mia ex moglie era un capitano pilota e
insieme abbiamo girato il mondo nella speranza di stabilirci in un posto
che avesse un buon clima e tanta frutta saporita e a poco costo.
Abbiamo cercato di stabilirci a Tenerife, La Palma e in Brasile.
Tuttavia, in vari modi siamo stati amorevolmente riportati indietro, dai
nostri fratelli spirituali, a Stoccolma, nel 2006. Ora vivo con la mia
compagna Lisa, che vedete anche nella foto. Stiamo aiutando i genitori
di Lisa a costruire la loro fattoria e anche, in parte, la loro
attività. Mio figlio sta avviando un’attività nell’edilizia e ogni tanto
lo aiuto anch’io. Attualmente, Lisa e io siamo in contatto con persone
interessate allo stile di vita fruttariano. Alcuni giovani studenti,
soprattutto ragazze, vengono a intervistarmi e scrivono delle relazioni
sulla vita fruttariana e sulla salute. Sono felice di vedere questo
interesse, specialmente nei giovani. Il mondo spirituale invia vecchie
anime in giovani corpi per rendere il mondo più ricco di frutta.
Il mio sito è www.lyseving.com, ma non lo aggiorno da diversi anni. Ho però intenzione di crearne presto uno migliore.
La migliore carriera che ho fatto è stata quella come
fruttariano, dal 1984/85, in Svezia. È stato, fino ad ora, il mio
viaggio più entusiasmante e mi attendo altre interessanti ricerche e
nuove scoperte nel futuro.
Congratulazioni per il tuo bel sito, Mango! Magari il mio potesse essere bello come il tuo!
So che, rispetto ad altri paesi scandinavi,
la Svezia è molto più sviluppata nel campo della dieta, specialmente
grazie al lavoro fatto da Lily Johansson e Alf Spångberg… Hanno forse
avuto una qualche influenza sulla tua scelta fruttariana?
Nel 1984 – a quel tempo ero fruttariano con noci e
qualche seme – ero responsabile di una clinica salutista in Norvegia, e
lì offrivamo una dieta che era una miscela di dieta crudista e dieta
vegana alla Lilly Johansson. A quel tempo la clinica era vicina alla
bancarotta. Chiamarono me e le cose cominciarono a funzionare.
Partecipammo anche a un programma della televisione norvegese e da
allora iniziò ad arrivare un gran flusso di persone.
Una volta andai a trovare Lily Johansson insieme a
mia madre, per curare i suoi calcoli alla cistifellea. Si liberò di
tutti i calcoli con l’aiuto di una cura a base di olio di oliva, succo
di limone e cibo vegano, e da allora non ebbe più problemi. Ho parlato
con Lily e mi disse che avrebbe voluto mangiare più frutta o anche
diventare fruttariana, ma che non poteva per via dei suoi problemi
reumatici. Aveva dolori quando mangiava alcuni tipi di frutta.
Cercai di spiegarle perché e di dirle qualcosa sulla
capacità della frutta di risolvere quel problema, ma senza molto
successo. Lily morì nel 1999, all’età di 79 anni. Alf Spångberg è nato
nel 1924 e io credo che sia ancora vivo. Io ero già fruttariano quando
lui cominciò a essere conosciuto in Svezia.
Diventai fruttariano perché le mie guide spirituali
mi aiutarono in questa carriera. Una reazione comune, quando divenni
fruttariano, era che quasi tutti, comprese le persone “esoterico
alternative”, che fossero medium o meno, mi guardavano come fossi un
estremista. Qualche amico medium mi disse persino che sarei morto di
malnutrizione se avessi continuato a mangiare solo frutta….??
Quindi immagino che durante la crescita tu
abbia seguito la dieta standard del tempo e del luogo. Puoi dirci
qualcosa di come era?
Quando ero piccolo amavo la frutta. Quando mio padre
veniva a casa con una cassetta piena di arance, potevo facilmente
mangiarne 7 o 8 di seguito. Parlo di questo anche nel mio libro “Un
cammino di libertà”. Riuscivo anche a mangiare 4-5 limoni di seguito
senza alcun problema. Amavo i pomodori e, insieme ad alcuni amici,
andavo in un posto dove li coltivavano e dove potevamo rubarli. Sono
veramente nato fruttariano ma i miei genitori non avevano alcuna
comprensione della cosa. Mangiavo il cibo che mia madre mi serviva e
divenni vegetariano solo alla fine degli anni ’70. All’inizio degli anni
’80, la mia famiglia viveva di soli cibi crudi, la cosiddetta dieta
“living food”. La mia prima moglie ed io ci recammo all’Istituto
Ippocrate di Boston per imparare il loro programma con germogli, erba di
grano ecc. Mia moglie migliorò molto da allora. Io e la mia famiglia
vivemmo in quel modo per circa 2 anni e mezzo.
Dopo la mia rivelazione (anch’essa descritta nel
libro), avvenuta in stato di meditazione nel 1983/84, divenni un vero
fruttariano. Durante la mia transizione, naturalmente mi capitò di avere
alcune tentazioni per il pane, le patate, il pesce (salmone) e persino,
qualche volta, la carne. Le poche volte che provai a testare il cibo
comune ebbi delle bruttissime reazioni. Mi piace chiamarle reazioni di
depurazione. Una volta, nel 1993, feci una prova con del pollo, patate e
pane. La reazione che ebbi fu semplicemente un’esperienza amorevole. Mi
uscì un sacco di muco dal naso e il mio piede destro diventò
insensibile, persino paralizzato, tanto che per una settimana non
riuscii a sollevarlo. Dovevo trascinarlo a terra e mi faceva anche male
la gamba destra e avevo tremori in alcuni muscoli.
Non appena mangiavo del cibo comune, cosa che
successe poche volte e comunque solo a un singolo pasto come prova, e
anche con cibo cotto vegetariano, mi veniva subito un sacco di muco al
naso e le formiche lungo le gambe e naturalmente una sensazione
spiacevole, pesante, alla testa. Era evidente che il cibo influiva sul
mio cervello. Questa “regressione alimentare” può essere vista come
parte dei miei esperimenti, aventi lo scopo di darmi una migliore
comprensione delle mie reazioni fisiche. Una parte del mio lavoro
privato di ricerca.
Lo sapevi che l’Amleto di Shakespeare una volta disse
«Sono un forte mangiatore di carne e sono consapevole del fatto che
questo danneggia il mio spirito». Eppure era famoso e riconosciuto. Sai
cosa significa la parola Shakespeare? Significa “scuoti le pere”, quindi
forse anche lui era un potenziale fruttariano…??
Com’era la tua salute da giovane? E il tuo peso?
Ero un ragazzo sano che aveva solo qualche
raffreddore. Ero sempre in movimento con diversi sport: ballo, ciclismo,
box, nuoto, corsa, salto, tennis da tavolo, calcio, hockey su ghiaccio,
bandy, tennis….
Com’è la tua salute ora rispetto ad allora? Ti senti invecchiato?
Io oggi ho 66 anni (questo articolo è del 2009) e
non mi sono mai sentito meglio. Sto insieme a una donna di 35 anni e
non mi sento molto più vecchio di lei, fisicamente. Suo padre, un uomo
simpatico e creativo, che è mio “suocero”, è un anno più giovane di me e
mia “suocera”, una donna d’affari altrettanto simpatica e creativa, ha
un anno più di me!
Quando non sei stato bene l’ultima volta?
Trenta anni fa. È una questione di definizione, ma
non ho avuto malattie durante tutta la mia carriera fruttariana. Quando
avevo una dieta crudista potevo avere qualche reazione di
disintossicazione, che è comunque un buon sintomo e normale. Finché
vivrò, non avrò più alcun tipo di malattia. Questo l’ho deciso e vivrò
il resto della mia vita senza alcun tipo di cosiddetta malattia. Le
persone che leggeranno attentamente il mio libro capiranno cosa intendo
dire.
Com’è la tua alimentazione tipica di un giorno? Mangi a orari fissi?
Il tempo non ha influenza sulla mia alimentazione. Il
mio desiderio è che il tempo Gregoriano non esista più dopo il 2012.
Mangio solo quando ho fame. Alcuni giorni non mangio affatto e bevo solo
piccoli quantitativi di acqua e succo di limone. La mia intenzione, per
il prossimo futuro, è quella di minimizzare il consumo di cibo e
diventarne indipendente. Lisa ed io abbiamo lo stesso obiettivo. Molti
giorni frullo insieme qualche banana, avocado, mirtilli e piccoli
quantitativi di frutta essiccata reidratata (mango, datteri, ananas).
Frullo il tutto con il succo di due pompelmi spremuti a mano. Poi magari
prendo alcune bacche – fragole, more, lamponi o altre bacche
disponibili secondo la stagione – e le spargo sulla superficie del
frullato, a volte con l’aggiunta di poca noce di cocco grattugiata. A
volte persino un po’ di polvere di carrube. Questa mistura può durarmi
diversi giorni.
So che ti chiedi se ci sono i frutti durian in
Svezia. Una volta sono andato in Indonesia e Sumatra con la mia ex
moglie e mia figlia di 8 anni (a quel tempo). Mangiavamo durian ogni
giorno e un durian ci costava meno di mezzo dollaro. Di solito
compravamo un sacco intero pieno di durian. Il durian è uno dei miei
frutti preferiti, insieme al jackfruit, che mangiavo spesso durante il
mio viaggio in Australia. È possibile trovare i durian in Svezia, ma il
più delle volte il gusto non è buono e il prezzo per un singolo frutto è
di 40/50 dollari.
Mi pare tu abbia scritto diversi libri sul
fruttarismo, per lo più in svedese, ma anche uno in inglese. Quando hai
scritto il primo libro?
Il primo libro era una dieta “Living foods” cioé
crudista, del 1983. Lo stampai io e vendetti ogni singola copia
stampata, circa 600 copie. Il mio primo libro sulla frutta è del 1986 e
si intitola “Maten Din Medicin-frukstadiet (Il cibo, la tua medicina-lo
stadio fruittariano)”. Questo libro è ancora in vendita e finora ne ho
vendute circa 1000 copie.
Dove si possono ordinare i tuoi libri?
In alcuni negozi di prodotti naturali, qualche libreria o direttamente da me. Li vende anche una libreria di Stoccolma.
Hai accennato al fatto che il 2 di luglio è
stato dichiarato giornata della frutta in Svezia. Volevo scrivere un
pezzo nel mio blog su questo, ma poi la data è passata e me ne sono
dimenticato… Com’è che è stata dichiarata questa giornata, e che tipo di
risposta hai avuto?
Alla prima giornata della frutta in Svezia hanno
partecipato circa 120 persone. Si partecipa mangiando solo frutta per
quel giorno e a molte persone è piaciuta questa idea e questo tipo di
manifestazione, quindi per Lisa e me fu un buon inizio. Naturalmente dichiareremo la Giornata Mondiale della Frutta anche il prossimo anno,
nella stessa data. Forse organizzeremo qualche evento pubblico, vedremo.
Quanti fruttariani conosci, quanti pensi ce ne siano in Svezia e perché, secondo te, ce ne sono così pochi?
Penso ci siano state almeno 200-300 persone che hanno
provato a diventare fruttariane. Alcune per brevi periodi, altre per
qualche anno, con esperienze fantastiche. Molte di queste persone
tornano sui propri passi per via di condizionamenti sociali. Non
riescono a sopportare la pressione sociale.
Naturalmente anche le tentazioni, le vecchie
dipendenze e il desiderio per i cibi comuni giocano un grosso ruolo.
Molti ci provano per brevi periodi ma poi tornano indietro.
Puoi dirci qualcosa della tua transizione al fruttarismo? È stata una cosa veloce o più graduale?
Come ho detto prima, ero destinato a essere
fruttariano già dalla nascita. Tutti i tipi di cibo mangiati durante
l’infanzia e poi crescendo li vedo come una regressione dell’energia
alimentare, allo scopo di adattarmi al mondo sociale. Creai la mia
realtà, che mi era data nell’amore e con un senso. Nei miei libri, anche
nel mio ultimo “Un cammino di libertà”, io parlo di 6 diversi stadi che
possono essere di aiuto per le persone che stanno provando a diventare
fruttariane. Non tutti sono destinati ad esserlo. La mia transizione mi
ha visto passare per il vegetarismo, passando poi al crudismo e poi un
salto quantico allo stadio fruttariano. Le mie guide spirituali mi hanno
aiutato molto a fare questo salto.
Come hanno accolto la tua famiglia e i tuoi amici la tua rivelazione?
Già solo essere vegetariano, alla fine degli anni
’70, scatenava reazioni, ed essere un cosiddetto fruttariano era una
cosa molto radicale e spaventosa per la maggior parte delle persone che
mi circondavano. Ma la mia strada era segnata e io ho semplicemente
seguito il percorso senza preoccuparmi di familiari e amici.
Qualcun altro nella tua famiglia ha fatto cambiamenti simili?
No. Nessuno.
Quali alimenti hai trovato più difficile lasciarti alle spalle?
In realtà, non è stato per nulla difficile lasciarmi
alle spalle il vecchio cibo sostituendolo con sola frutta, grazie al mio
amore per la frutta fin dalla tenera età. Quando divenni fruttariano
pensai «Finalmente posso mangiare e vivere solo di dessert! Che mondo
meraviglioso…” (Louis Armstrong)
Come accennato prima, a volte mi veniva voglia di
pane, patate, salmone…. La mia ricerca privata con il mio corpo come
laboratorio mi ha dato una vasta comprensione delle cause e degli
effetti che ottengo dal cibo che mangio. Questa è stata un’esperienza
amorevole. Quando facciamo una transizione alimentare, dobbiamo essere
consci del fatto che si tratta di una sorta di regressione, ovvero
quando depuriamo le cellule del corpo, la memoria cellulare si
comporterà come se stesse facendo dei ritrovamenti archeologici e a
volte questi ritrovamenti possono riportarti indietro nella storia,
anche col tuo corpo.
Una volta dicevo che diventare fruttariano è come diventare un archeologo esoterico.
Scavi nella tua storia personale e la ripulisci ed è possibile scoprire molte cose durante questa spedizione temeraria.
Senti in qualche modo il bisogno di integrare la tua dieta?
Per nulla!
Sei felice della scelta e della qualità di frutta di cui disponi in Svezia?
Soddisfatto, sì! So, per via di tutti i miei viaggi
per il mondo, che il gusto della frutta nei paesi più caldi, mangiata
direttamente dagli alberi, è superiore. Ma posso trovare il mio paradiso
solo dentro me stesso, quindi la collocazione geografica non è la prima
priorità. Una volta sono stato molto vicino a trasferirmi a Cooktown,
in Australia, ma… la Svezia sembra essere la mia terra al momento.
Quindi, non hai piani di viaggiare o trasferirti in un clima più caldo? Sei felice di vivere dove sei?
Non dico mai mai, ma per come appaiono le cose ora,
sono soddisfatto di stare a Stoccolma o vicino a questa capitale (sembra
di parlare di soldi, visto che capitale significa denaro).
A volte mi viene voglia di un clima più caldo, dove
poter far crescere un mio frutteto con almeno 50 diversi tipi di frutta.
Che Paradiso!
Se potessimo avere più sole in Svezia, con mezzo
metro di strato di humus sul suolo potremmo facilmente far crescere
qualsiasi tipo di albero da frutto in breve tempo. Spero che questo
cambiamento climatico arrivi presto.
Dove e come ti vedi vivere e mangiare fra dieci anni?
Probabilmente mangerò ancora frutta in piccoli
quantitativi e terrò molte conferenze per via del sempre maggiore
interesse nel risparmio energetico. Specialmente fra i giovani, il
cambiamento di coscienza influenzerà molti scienziati, che produrranno
molte tesi di dottorato sul cibo e su come esso influenzi la società e
il cervello e il comportamento degli esseri umani. Questo perché
l’energia della frutta influenzerà ogni elemento della società. Questa
consapevolezza inizierà a diffondersi rapidamente a partire dal 2012.
Poi ci sarà un’escalation.
Pensi che la tua dieta potrebbe essere migliorata in qualche modo?
Io e la mia ragazza abbiamo l’obiettivo di riuscire a
non mangiare, ovvero di non dipendere più dal cibo. Il raggiungimento
di questo obiettivo potrebbe essere in questa vita oppure nella
successiva. Miglioriamo ogni giorno perché abbiamo un piano.
Come ti senti quando le persone ti dicono che devi essere pazzo e che non è possibile sopravvivere mangiando come fai tu?
Al giorno d’oggi ormai nessuno più mi dice questo. Ad ogni modo, benedico ogni domanda in questo senso.
C’è nulla che vorresti aggiungere in termini di parole di incoraggiamento per coloro che aspirano al fruttarismo?
La frutta è libertà e la libertà è amore!
Infine, so che stai lavorando con un Istituto Idro-Atomico. Potresti dirci brevemente di che progetto si tratta?
In realtà, non lavoro per questa azienda, ma la
sostengo semplicemente con qualche soldo, idee e contatti e per
integrare Energia Libera nell’industria edile. Mi piace essere un
“ispiratore radicale libero di nuovi pensieri”. Il Nuovo Mondo ha
bisogno di nuovi pensieri. Il progetto dell’energia libera si basa su
acqua e idrogeno, e persino sull’ottenere acqua direttamente dall’aria.
Non si tratta di una cosa nuova ma… avere successo con l’introduzione di
una “nuova tecnologia” nell’industria tradizionale è molto difficile e
anche pericoloso, perché crea molte condizioni minacciose. Abbiamo
bisogno di nuovi leader privi di ingordigia e che non siano a caccia di
denaro e potere.
Grazie
Un abbraccio, Mango.
(traduzione di Elena Grassi)