martedì 31 dicembre 2019

I 10 migliori cibi per chi soffre di mal di testa

 mal di testa alimentazione
Mal di testa, come affrontare il problema? Per prevenire e alleviare il mal di testa esistono numerosi rimedi naturali. E' bene sapere che l'alimentazione assume un ruolo da non sottovalutare, anche per quanto riguarda la prevenzione.
Alcuni cibi potranno esservi d'aiuto, soprattutto se soffrite spesso di mal di testa. Eccone alcuni che potreste provare ad aggiungere alla vostra lista della spesa, così da portarli in tavola più di frequente.

1) Patata

Secondo l'esperta di alimentazione Erin Palinski, il mal di testa in alcuni casi può essere causato da una carenza di potassio. Il consiglio consiste nel preparare un ottimo contorno a base di patate, da cucinare e consumare con la buccia, come nel caso delle patate al cartoccio, o baked potatoes. Una patata cotta al forno con la pelle può contenere fino a 721 mg di potassio
baked potato

2) Anguria

A parere della nutrizionista Stella Metsovas, in molti casi tra le cause del mal di testa troviamo la disidratazione. Per questo motivo può essere utile consumare cibi ricchi d'acqua, come l'anguria. L'acqua naturalmente presente in frutta e verdura oltre ad idratare l'organismo contiene minerali esenziali per la prevenzione del mal di testa, come il magnesio.

3) Mandorle

Le mandorle sono una delle più importanti fonti alimentari di magnesio. A parere degli esperti, il magnesio può essere utile per il rilassamento della tensione che può interessare i vasi sanguigni e provocare il mal di testa. Per aumentare l'apporto di magnesio attraverso l'alimentazione, gli esperti consigliano di arricchire la dieta con albicocche secche, mandorle, avocado, riso integrale e legumi.
mandorle

4) Semi di sesamo

Non dimenticate di arricchire zuppe, insalate e muesli con i semi di sesamo, soprattutto se soffrite di mal di testa. I semi di sesamo sono ricchi di vitamina E e possono aiutare le donne a stabilizzare i livelli degli estrogeni durante il ciclo. Inoltre, la vitamina E migliora la circolazione e ciò può essere utile, secondo gli esperti di alimentazione, per prevenire il mal di testa.
sesamo

5) Spinaci

Gli spinaci aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e ad alleviare il mal di testa. Per prevenire l'arrivo del dolore, potreste provare ad utilizzare le foglie fresche degli spinaci, anziché la lattuga, per preparare le vostre insalate, come suggerisce l'esperta Erin Palinski. Alla vostra insalata di spinaci potrete aggiungere noci e mandorle.

6) Banane

Tra le risorse utilli a prevenire e combattere il mal di testa troviamo la vitamina B6, che è presente in alimenti come le banane e che aiuta ad accrescere i livelli di serotonina a livello del cervello, portando ad un'azione anti-depressiva. Ciò contribuirebbe a ridurre la sensazione di dolore. La vitamina B6 sarebbe inoltre utile per contrastare la stanchezza mentale.
banana

7) Semi di lino

I semi di lino sono associati a numerosi benefici per la salute per via del loro contenuto di acidi grassi omega 3. Queste sostanze aiutano a combattere le emicranie e presentano proprietà antinfiammatorie. Il consiglio è di aggiungere i semi di lino ai cereali della colazione o alle insalate dopo averli tritati, in modo che l'organismo li possa assimilare.
semi di lino

8) Zenzero

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Molti di voi conosceranno già lo zenzero come alimento e rimedio naturale adatto in caso di nausea o mal di gola. Lo zenzero è un antinfiammatorio e antidolorifico naturale che può risultare utile per alleviare il mal di testa, grazie al suo contenuto di sostanze che aiutano l'organismo a percepire meno intensamente il dolore. Potreste dunque provare a bere una buona tisana allo zenzero quando sentite che il mal di testa è in arrivo o quando è già presente. Lo zenzero, come alimento per alleviare il mal di testa, è indicato in tutte le sue forme, anche crudo o sotto forma di caramella.

9) Peperoncino

Chi ama il gusto piccante potrebbe essere felice di sapere che il peperoncino è considerato un alimento utile per contrastare il mal di testa e per alleviare il dolore. Gli effetti positivi del peperoncino sono dovuti al suo contenuto di capsaicina, che lo rende un antinfiammatorio ed un antidolorifico naturale, utile non soltanto in caso di mal di testa, ma anche per il mal di schiena o per il mal di denti.

10) Mais

Il mais può essere utile per prevenire il mal di testa per via del suo contenuto di vitamina B3. Questa sostanza, infatti, supporta la funzionalità dei vasi sanguigni e calma i nervi. Se l'alimentazione non risulta sufficientemente ricca di vitamina B3, potranno presentarsi dei mal di testa legati allo stress. Ecco perché si consiglia di arricchire la propria dieta di alimenti che la contengano, come mais, fagioli, patate e pomodori.
mais
 
Marta Albè
 

lunedì 30 dicembre 2019

STREPITOSE QUALITÀ DEL TARASSACO

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LETTERA

UN'ERBA FUORI DEL COMUNE PER BONTÀ ED EFFETTI SALUTISTICI

Ciao Valdo caro. Spero di farti piacere segnalando questa recensione a cura della dottoressa Letizia Bernardi, naturopata, specializzata in bioterapia nutrizionale, sulle strepitose qualità del Tarassaco.
So che anche tu nei sei un grande consumatore ed estimatore. Ma, forse, non tutti lo riconoscono e soprattutto non sono a conoscenza delle sue eccezionali proprietà.
Vanna Antonello

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TARAXACUM OFFICINALE DETTO SOFFIONE O CICORIA SELVATICA

Dente di leone, Radicchiella, Soffione, Tarassaco, Pisciacane, Piscialletto, Barba del Signore, Cicoria matta, Cicoria selvatica, tante denominazioni per una pianta davvero eccezionale e fuori del comune.
Pianta invernale più ancora che primaverile. Costituisce una delle insalate più apprezzate, grazie al suo sapore amarognolo, ma anche gradevole al palato e alla ricchezza in vitamine e sali minerali. Le foglie sono una verdura da consumare sia cruda in insalata che cotta, mista alle altre verdure di campo, dopo averla lessata, magari ripassata in padella.

CRESCE DOVUNQUE NON SI SIANO SPARSI I MICIDIALI ERBICIDI ROUND-UP DELLA MONSANTO

Presente in tutta Italia, il tarassaco cresce dalla pianura alla zona alpina, fino oltre i 2000 metri, si trova nei prati, ai margini delle strade e nei luoghi incolti, tanto che viene considerato un’erba infestante. È opportuno raccoglierlo soltanto lontano dalle strade e lavarlo molto bene prima dell'uso.
Le piantine ai margini delle strade svolgono comunque ottima azione di inseminazione naturale e vanno rispettate.

ATTIVATORE DEGLI ORGANI EMUNTORI E  STIMOLATORE DELL'APPARATO GASTROENTERICO

La radice del tarassaco attiva gli organi emuntori (fegato, reni, pelle) preposti alla trasformazione delle tossine, facilitandone l’eliminazione (attraverso feci, urina, sudore). Possiede perciò proprietà depurative, proprio perché attiva la funzionalità biliare, epatica e renale. Stimola l’attività di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico (saliva, succhi gastrici, pancreatici, intestinali) facilitando la peristalsi e quindi aiutando l’eliminazione delle scorie tossiche.

SOSTANZE PREZIOSE DEL TARASSACO

Il tarassaco contiene soprattutto 1) Alcoli triterpenici (tarasserolo), 2) Steroli, 3) Vitamine (A,B,C,D), 4) Inulina (cugina dell'insulina), 5) Tarassicina (principi amari), 6) Sali minerali (potassio, calcio, ferro, fosforo) che conferiscono alla pianta proprietà amaro-toniche e digestive.

DEPURATORE DEL FEGATO E STIMOLATORE DELLA DIURESI

Queste sostanze hanno proprietà antinfiammatorie e disintossicanti, agiscono soprattutto sul fegato, attivandolo e aiutando l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici) facendo del tarassaco una pianta epatoprotettiva, indicata in caso di insufficienza epatica, epatite, e calcoli biliari. Tra i nomi popolari del tarassaco c’è anche pisciacane o piscialletto, perché le sue proprietà diuretiche lo hanno reso noto come tale. Di tali proprietà sono responsabili i flavonoidi e in parte i sali di potassio, che stimolano la diuresi favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

OTTIMO RIMEDIO ALLA RITENZIONE, ALLA CELLULITE, AL DIABETE                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        
Questo lo rende un ottimo alimento nei casi di ritenzione idrica, nei casi di ipertensione ed anche in quelli di cellulite. I suoi componenti hanno attività antiossidanti e anti-infiammatorie che portano a diversi effetti biologici sullo stato di salute. 
Il tarassaco inoltre migliora la resistenza allo sforzo, abbassa la velocità di assunzione del glucosio nel sangue e impedisce l'aumento della concentrazione di lattato e trigliceridi nel sangue. È un antifatica eccezionale.

EPATOPROTETTORE ED ESPULSORE DEL PARACETAMOLO O TACHIPIRINA

Una proprietà molto interessante del tarassaco è quella di riuscire a far eliminare all’organismo le scorie di paracetamolo (la comune Tachipirina) per il suo effetto epatoprotettivo contro la tossicità indotta da Paracetamolo. I possibili meccanismi coinvolti nel fenomeno e studiati dalla ricerca comprendono le sue attività scavenger contro i ROS e le specie reattive dell'azoto, che sono attribuiti al contenuto di composti fenolici presenti.

POTENZIATORE DEL SISTEMA LINFATICO E DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Infine studi sul tarassaco ne assicurano le proprietà immunoprotettive perché il tarassaco è in grado di potenziare la risposta immunitaria del sistema linfatico. L’ossido nitrico (NO), in esso contenuto, è implicato nei processi di regolazione e difesa del sistema immunitario. Agisce infatti come un messaggero intracellulare stimolando l’attività fagocitaria delle cellule.

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RISPOSTA

UNA PIANTA INVENTATA DAVVERO PER FARCI STAR BENE

Ciao Vanna. Niente male l'idea di fare una presentazione come-si-deve a questa pianticella comune che pare essere stata inventata appositamente per garantirci infinito benessere gastrointestinale. Pure il suo metodo di propagazione, coi semi paracadutati e portati dal vento, è di una ingegnosità straordinaria. Quasi a confermare l'intenzione del Creatore di garantire che tutti abbiano a disposizione i vantaggi che il tarassaco racchiude.

OGNI USCITA NEI CAMPI DIVENTA UNA FORNITURA DI VITALITÀ

A giorni alterni lo raccolgo e fa dunque parte integrante della mia dieta invernale, assieme ai radicchi, alla valeriana di campo e all'acetosa. Stanno pure spuntando i primi germogli delle ortiche e del luppolo, per cui ogni uscita significa un cestello carico di vitalità. Segnalo anche la tesina "Tarassaco in sboccio e formidabili telepatie", dell'8/1/14.

Valdo Vaccaro



Valdo Vaccaro: STREPITOSE QUALITÀ DEL TARASSACO

domenica 29 dicembre 2019

La “SIGNATURA RERUM”




di Paolo Alessandro Ruffini e Claudio Viacava
Cari amici, troverete la straordinaria dottrina delle “segnature” o “firme” non solo negli antichi volumi di Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso, nei quali egli svelò alla scienza la “Signatura Rerum”, ma anche negli studi del filosofo Jakob Böhme secondo cui il Creatore (l’Ordinatore Supremo) ha contraddistinto tutto ciò che ci circonda con un “segno” personale e caratteristico, attraverso un curioso linguaggio di simboli e di analogie, che si sarebbe svelato ai maestri di vita più meritevoli.  Una pianta con parti somiglianti ad organi umani, apparati o funzioni è utile per curare o sostenere quegli organi, apparati o funzioni. Questo concetto è ben confermato dai cultori delle Medicine Naturali i quali e non solo per antica tradizione, affermano che un alimento o pianta con una forma o una struttura “somigliante” ad un organo corporeo o a una funzione fisiologica o ad un elemento presente nel corpo umano è considerato aver una funzione terapeutica e benefica per la persona che se ne nutre o lo assume secondo le modalità e quantità prescritte. Si ricordi che anche il principio fondamentale dell’Omeopatia, tratteggiato da Samuel Hahneman, descrive chiaramente la legge dei simili (similia similibus curantur). Di queste osservazioni si è avvalso anche E.Bach sperimentando e poi utilizzando con successo i suoi famosi “fiori terapeutici”che si basano proprio sulle loro ben precise signature.

La carota
La carota affettata (per traverso) assomiglia molto all’occhio umano. Pupilla, iride e linee a raggiera sono evidenti. La scienza ci insegna che le carote contengono Betacarotene, una vitamina oleosolubile, vero toccasana per la vista e la diminuzione della visione notturna è causata dalla sua carenza. Un altro componente presente nelle carote è la Luteina (Carotenoide). Se la Luteina è carente la parte della retina sensibile alla luce può danneggiarsi. Varie ricerche hanno confermato che supplementi di Luteina naturale possono supportare e nutrire il pigmento maculare. Negli anziani, infatti, ad essere a rischio è soprattutto la densità del pigmento maculare che, se danneggiato gravemente, può portare anche alla cecità.

Il pomodoro

Il pomodoro ha quattro camere ed è rosso. Tutte le ricerche mostrano che i pomodori effettivamente sono un alimento elettivo per il sangue e il cuore. I pomodori sono ricchi di Licopene (E160d), carotenoide e potente antiossidante, un cosiddetto scavenger (spazzino di radicali liberi) che aiuta nella prevenzione dei tumori (specie quelli della prostata e della mammella), protegge dagli effetti nocivi dei raggi UV e favorisce la funzione circolatoria.





L’uva

I chicchi d’uva sono riuniti in grappoli che hanno la forma del cuore; ogni chicco assomiglia a una cellula del sangue e tutte le ricerche odierne mostrano che l’uva è un alimento che ravviva profondamente il cuore e il sangue; ed il vino rosso…fa buon sangue. Studiando il “paradosso francese” si è scoperto nella buccia degli acini un potente cardioprotettore: il Resveratrolo.





La noce

La noce assomiglia a un encefalo in miniatura, con un emisfero destro e un emisfero sinistro, 2 cerebri in alto e 2 cervelletti in basso.
Persino le rughe o pieghe della superficie richiamano la neo-corteccia. Oggi la scienza ci dice che le noci aiutano a sviluppare i neurotrasmettitori per la funzione cerebrali, sono ricchi di nutrienti per nutrire il DNA e le cellule nervose. Ricchi di Omega 3 e 6 contro il colesterolo “non buono” (LDL) nocivo in questo caso, sulla circolazione cerebrale. Contengono inoltre molto Fosforo, Calcio, Ferro, Zinco ed aiutano il ciclo di Krebs.


 

I fagioli

I fagioli aiutano a mantenere sana la funzione renale e, se consumati correttamente, sono alimenti ricchi di proteine nobili che donano energia e vitalità (ricordare il detto: “andare avanti a forza di reni”). Osservandoli bene hanno esattamente la forma del rene, con tanto di bacinetto e surrenali.







Il sedano

Il sedano, il bok choy, il rabarbaro e altre piante assomigliano proprio alle ossa. Questi alimenti sono specificamente diretti a rafforzare le ossa. Le ossa sono costituite per il 23% da sodio, poi Calcio ma anche Silicio. Se nella vostra alimentazione non vi sono questi minerali a sufficenza, il corpo li estrae dalle ossa, indebolendole. Attenzione, quindi, ad un alimentazione troppo acida, si mobiliterà il Calcio dalle ossa per tamponare l’eccesso di acidità. Questi alimenti vanno a nutrire la struttura ossea e quindi scheletrica.


 

Avocado e Pere
Avocado e Pere sono mirati alla funzione e alla salute dell’utero e della cervice della donna ed hanno proprio l’aspetto di questi organi. Alcune ricerche mostrano che, se una donna mangia un avocado alla settimana, riequilibra gli ormoni, fa eliminare il peso eccessivo dopo la gravidanza e previene le degenerazioni della cervice uterina. Una straordinaria corrispondenza? … occorrono esattamente 9 mesi per far crescere un avocado, dal fiore al frutto maturo.




I fichi
I fichi sono pieni di semini (che ricordano gli spermatozoi), e quando crescono pendono dal ramo a coppie come i testicoli. I fichi, per la signatura rerum, migliorano la qualità dello sperma maschile, aumentando i numero degli spermatozoi e rinforzandoli; contrastano così la sterilità maschile. Il fico ricorda, osservandolo bene, anche l’interno dell’intestino tenue con i suoi villi intestinali per cui i fichi sono utili anche come blandi lassativi. Molti autori affermano che sono indicati anche per i disturbi dell’utero.

 

Le patate
Le patate dolci assomigliano, secondo la signatura, al pancreas e di fatto possono agevolare l’equilibrio dell’indice glicemico, anche nei diabetici. La batata o patata americana viene usata dalle popolazioni giapponesi per curare anemia, ipertensione e soprattutto il diabete.












Il Topinambour
Il Topinambour ricorda una uomo grassoccio, con ritenzione idrica, anche tastandolo con le dita sembra ricchissimo di acqua; infatti, grazie a un altissimo contenuto di Inulina, una particolare fibra altamente solubile in grado di riequilibrare la flora intestinale, è il migliore alleato alimentare per il controllo del diabete e per tutti coloro che desiderano abbassare la glicemia naturalmente. Per cui, se consumato senza condimenti pesanti, è ideale nelle diete dimagranti nonchè per contrastare la ritenzione idrica.

 

Le olive
Le olive sostengono la salute delle ovaie, oltre alle molte funzioni delle ghiandole linfatiche.
Approfondimenti clinici hanno inoltre dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizzano la composizione dell’olio dell’oliva e la naturale presenza di tocoferoli e polifenoli, fanno sì che esso possegga una serie di preziose proprietà, quali un’azione ritardante l’invecchiamento cellulare, un azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, un effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante.

 

Pompelmi, arance e altri agrumi
Pompelmi, arance e altri agrumi assomigliano alla ghiandola mammaria, ed effettivamente aiutano la salute delle mammelle e l’afflusso e il deflusso della linfa dalle ghiandole mammarie. Inoltre, essendo ricchissimi di vitamina C hanno benefici effetti sulla cellulite perché rinforzano i vasi sanguigni e migliorano la circolazione.



 

Le cipolle
Le cipolle assomigliano, secondo la signatura, alle cellule del corpo. Si può notare il nucleo e gli strati di citoplasma. Le ricerche della scienza dell’alimentazione mostrano che le cipolle aiutano, in un certo senso, a ripulire i materiali di scarto da tutte le cellule del corpo. Stimolano anche la lacrimazione che pulisce gli strati epiteliali degli occhi anche da impurità. Le cipolle contengono Metionina che è un aminoacido grande purificatore delle cellule epatiche. La cipolla è utile come ottima prevenzione antitumorale

 

Banane, cetrioli, zucchine e vegetali simili
La Banana è simbolicamente legata alla forza dell’organo sessuale maschile. È vero! Sembra una forzatura goliardica ma non lo è.
Energia: con sole 100 calorie circa, la banana contiene saccarosio, fruttosio e glucosio, che forniscono un immediato rifornimento d’energia. Gli sportivi mangiano per questo motivo le banane prima e dopo la loro attività. Buon umore: Banana è un frutto di longevità. Il triptofano contenuto nella banana, è un aminoacido essenziale responsabile per la produzione di serotonina. La serotonina è un ormone che riduce lo stress e migliora il tono dell’umore.

 

L’arachide
L’arachide giova ai testicoli e alla libido sessuale. Oltre alla vitamina E ed all’Inositolo ed allo Zinco in esse contenuti, che favoriscono la fertilità, molte persone non si rendono conto che l’Argentine, componente del Viagra, viene dall’arachide. Se snoccioli un’arachide ed apri il seme in due, all’estremità troverai un simbolo piccolissimo: un coniglietto che simboleggia la fertilità, la fecondità e l’abbondanza, anche se tradizionalmente sono state inserite tra la frutta secca in realtà si tratta di un legume (Arachis Hypogea) che in greco significa “sottoterra”. D’origine americana l’arachide ha una ricchezza di proteine vegetali e grassi con molti sali come fosforo (importante per la molecola base dell’energia ATP (adenosintrifosfato).

 

Il cavolo ed il cavolfiore
Il cavolo ed il cavolfiore (cruciufere) sono ricchissimi di composti isotiocianati. Questi elementi, contenuti in questi vegetali, sono infatti ormai ampiamente accreditati per le loro proprietà antitumorali. Il meccanismo d’azione pare essere legato alla capacità di rimuovere scorie tossiche presenti all’interno dell’organismo e potenzialmente cancerogene. In pratica  questi alimenti svolgerebbero una profonda azione detossificante (come ha dimostrato anche il Dr. Max Gerson), capace di proteggerci dall’insorgenza di alcune forme tumorali. Si noti la sua somiglianza ad alcune masse tumorali.

Il Pistacchio
Il Pistacchio: guardando bene la sua forma, consistenza ed il colore ricorda veramente un calcolo biliare di colesterolo. Alcuni ricercatori americani invitano a consumarne 30 grammi al giorno (1 tazzina) e 5 volte alla settimana in quanto possono aumentare il livello del colesterolo HDL (quello cosiddetto buono). Il pistacchio ha inoltre la capacità di tenere sotto controllo la pressione e prevenire l’ipertensione. Ricco di antiossidanti come la luteina e betacarotene. Questi antiossidanti evitano che le pareti dei vasi sanguigni si ricoprano di colesterolo. Per meglio comprendere la capacità del pistacchio di spaccare questi depositi di colesterolo bisogna risalire alla “signatura” della pianta che lo produce. La Pistacia Terebinthus è un arbusto particolarmente forte che non soffre né caldo né vento né siccità né altre intemperie e le sue radici sono in grado di spaccare rocce e sassi (in Sicilia la Pistacia è anche chiamata “spaccasassi”) per aprirsi una via di crescita anche nei terreni più difficili. Si capisce ora come possa agire sulle concrezioni di grassi nelle arterie.
COMPRESSA-MENTE: La “SIGNATURA RERUM”

sabato 28 dicembre 2019

Perchè mangio esclusivamente frutta? “Tord Lyseving”

Perchè mangio esclusivamente frutta?

Tord Lyseving, fruttariano dal 1986 scrive:
Mangio frutta perchè l’ho sempre amata; porta un’armonia salutare al mio corpo e mi da più potere spirituale.
Mangio frutta per preservare la Terra.
Mangio frutta per evitare le malattie ed il dolore del corpo fisico .
Mangio frutta per essere più umile e saggio, e per espandere la mia coscienza.
Mangio frutta per espandere, sviluppare ed accrescere le mie facoltà spirituali Mangio frutta per evitare il tradizionale processo di invecchiamento.
Mangio frutta per servire la coscienza d’amore su questo pianeta.
Mangio frutta per stare in contatto con l’unità cosmica.
Mangio frutta per entrare meglio in contatto con la mia attuale incarnazione e con quella degli altri ed anche per raggiungere uno stato di Salvezza ed Invulnerabilità.
Mangio frutta perché rappresenta il principio di minor crudeltà ed il principio di una coscienza d’amore.
Mangio frutta perché mi rende la vita FACILE!
LA FRUTTA E’ LIBERTA’
foto_Tord_2009                fruttarismo-un-cammino-di-liberta-libro-71768
Tord Lyseving è nato nel 1943 nell’estrema città settentrionale di Lulea, in Svezia. Durante l’adolescenza si trasferì con la famiglia a Stoccolma e ha trascorso lì la maggior parte della sua vita.
Ha studiato ingegneria al Royal Technical College (KTH) di Stoccolma, dove ha seguito anche gli studi di dottorato nel suo specifico campo di lavoro, la tecnologia dei polimeri, per più di due anni. Alcuni dei suoi lavori di ricerca sono stati pubblicati nella rivista internazionale Journal of Applied Polymer Science nel 1973. Il suo lavoro di ricerca era finanziato dal Ministero della Difesa svedese: controllo delle vibrazioni di materiali polimerici in aeroplani e sottomarini.
Dopo aver lavorato per 2 anni come funzionario tecnico commerciale, avviò un’attività in proprio di artigiano e artista. Nel 1980 acquistò due negozi di prodotti biologici a Stoccolma, nei quali riceveva anche i pazienti in qualità di naturopata. Questo successe dopo la crisi di salute della sua prima moglie e i successivi studi svolti sull’alimentazione cruda, la digitopressione, l’iridologia, la chirologia e la fotografia Kirlian (con una macchina fotografica che un amico del Royal Technical College lo aiutò a costruire).
Nei successivi 20 anni ha lavorato costantemente coi suoi pazienti, scritto 8 libri (7 in svedese e quest’ultimo in inglese) e tenuto molti corsi e conferenze.
Nel corso del 1985 mangiava frutta e noci, ma dal 1986 ha escluso le noci per vivere solo di frutti e bacche.
Inoltre dipinge a olio, fa sculture in legno e ha esposto le sue opere sia in Svezia che in Spagna. Attualmente unisce elementi naturali e surrealistici nei suoi dipinti e ha dato vita a un nuovo “ismo”, il sintetismo.
Suona con grande piacere sia la tromba che il pianoforte.
Nel corso degli anni, ha viaggiato per il mondo per trovare il luogo perfetto in cui risiedere con le persone che ama, un luogo dove essere circondato da frutta e belle persone.
La foto lo ritrae nel 2009.

Intervista a Tord Lyseving (dicembre 2009)
autore di “Fruttarismo, un cammino di libertà, edizioni Impronte di luce
Intervista a cura di Mango Wodzak e pubblicata sul suo blog http://mangodurian.blogspot.com/
Ciao Tord, potresti per favore cominciare presentandoti un po’? Dicci semplicemente chi sei, di dove sei, dove vivi ora, la tua età, condizione familiare, o qualsiasi altra cosa ritieni possa darci una rapida idea di chi sei.
Una volta (penso sia stato nel 1983/84) ero seduto in meditazione a occhi chiusi e vidi 12 delle mie precedenti vite. Fu come un’ondata di marea, prima un’immagine molto chiara, poi un’altra e… disposte in una sorta di sequenza storica. Ne citerò solo alcune. Questa esperienza fu molto forte per me e colpì la mia mente con evidenti conseguenze. Cominciò con l’Africa, dove ero un uomo-medicina e stavo curando una donna ammalata nel luogo in cui vivevo, un po’ in disparte rispetto al villaggio. Preparavo una medicina naturale a base di bacche rosse in un contenitore di legno. Macinavo e pestavo le bacche riducendole in una pasta che le facevo mangiare e poi spalmavo sulla sua pelle. Diverse persone sedute in cerchio si aspettavano un miracolo di guarigione. Occupavo una posizione influente in questo villaggio africano. Successivamente, nel 1990, la mia ex moglie mi portò in Africa, Gambia, dove rimasi per qualche tempo e incontrai molte persone, persino un anziano uomo-medicina che mi chiese di fermarmi da lui per insegnargli le mie conoscenze di medicina naturale. Fui onorato di sentrmi dire una cosa del genere e in qualche modo confermava le mie precedenti esperienze di vita.
Un’altra ondata di marea storica che colpì la mia mente era ambientata nel popolo Maya o Inca, in Messico o Guatemala. Vidi un uomo con abiti multicolore con tanto potere e anche crudeltà. Posso ancora dipingere l’immagine di questo uomo dai mille colori con una grande corona di penne sulla testa. Nella vita attuale sono stato anche in Guatemala e avvicinarmi agli antichi templi, specialmente quello di Chichen Itza, fu un grande “deja vue”, o riconoscimento.
Una terza vita si era svolta in America, Canada, come capo indiano. Una cosa curiosa è che diversi amici mi avevano detto che io gli sembravo avere un qualche legame con i nativi americani. Nel 1960, in questa vita, ho visitato una località in Canada e ho danzato con indiani veri in una riserva. È stato come danzare con la mia storia.
In Russia sono stato, in momenti diversi, un giovane e famoso pianista e molto vicino allo zar Pietro il Grande, e aiutavo a costruire navi da guerra. Nella vita attuale sono stato anche in Russia, due volte, forse una specie di ripetizione per comprendere la mia storia?
La mia ultima esperienze riguardava un pilota militare in Inghilterra durante la prima guerra mondiale. Ero capo pilota, ma abbandonai, atterrando in Olanda in un’azienda agricola e sposai una bella ragazza, la figlia del contadino. Nella vita attuale ho avuto a che fare (su piccola scala) con il volo acrobatico e planato. Un’altra sorta di riconoscimento.
Questa è stata parte del mio background, e naturalmente sono stato anche povero, schiavo, prigioniero e altro, ma queste dodici incarnazioni sono apparse in maniera particolarmente forte e chiara, come se rappresentassero uno schema stampato dentro di me. Sono stato anche coinvolto in molte battaglie.
Nel presente tempo “Gregoriano” sono nato nel 1943 nella città di Luleå, nell’estremo settentrione della Svezia. Da ragazzo ero molto attivo, sportivo e pieno di talento e non ho mai usato alcun tipo di droga né sigarette, e ho bevuto solo piccoli quantitativi di alcolici. Spesso venivo eletto capoclasse e l’insegnante si serviva di me per mostrare delle cose. Aiutare le persone è sempre stato un mio “karma” evidente, probabilmente per via delle precedenti vite in cui sono stato crudele e ho sacrificato altre persone. Come dottore naturopata ho ancora questo compito di aiutare e ispirare le persone verso una vita e una salute migliori. Sono anche stato un cosiddetto coach per alcuni sportivi di alto livello e musicisti svedesi che hanno avuto ottimi risultati.
Quando ero giovane ero molto interessato all’arte e cominciai a dipingere molto presto e i miei disegni venivano spesso appesi sui muri della scuola per mostrare come doveva essere fatto un buon disegno. Che mentalità assurda! Oggi, tutti i disegni degli studenti vengono appesi ai muri.
Ho studiato al KTH (Politecnico) di Stoccolma e come ricercatore. Ho avuto anche a che fare con la FOAM (Difesa Nazionale Svedese, e la M sta per sezione per la ricerca sui materiali; la mia specialità erano la plastica e la gomma). Ho seguito gli studi per il dottorato per due anni presso l’istituto di tecnologia dei polimeri. Ho scritto diverse relazioni sul mio lavoro e un articolo su una ricerca internazionale pubblicato nella Rivista di Scienza Applicata dei Polimeri nel 1973. A quel tempo ero molto orgoglioso che il mio lavoro fosse stato accettato dagli esperti che componevano il comitato editoriale negli USA. Da quel momento venni chiamato “Dr. Tord Åredal” (il mio nome a quel tempo). Questo titolo, dottore, era riportato su lettere provenienti da tutto il mondo e dal comitato editoriale della rivista. Ma io non sono un vero dottore tecnico tradizionale perché non ho mai affrontato il tradizionale confronto con gli oppositori.
Non ho mai fatto carriera nell’industria comune. Saltai semplicemente su un altro binario e comprai due negozi di prodotti naturali, dove avrei avviato la mia nuova vita. Nel negozio ricevevo i miei pazienti e la mia cara madre (che raggiunse l’età di 92 anni) spesso mi aiutava coi clienti.
Ho tre figli (un maschio di 40 anni, una femmina di 38 e una seconda di 15). La mia ex moglie era un capitano pilota e insieme abbiamo girato il mondo nella speranza di stabilirci in un posto che avesse un buon clima e tanta frutta saporita e a poco costo. Abbiamo cercato di stabilirci a Tenerife, La Palma e in Brasile. Tuttavia, in vari modi siamo stati amorevolmente riportati indietro, dai nostri fratelli spirituali, a Stoccolma, nel 2006. Ora vivo con la mia compagna Lisa, che vedete anche nella foto. Stiamo aiutando i genitori di Lisa a costruire la loro fattoria e anche, in parte, la loro attività. Mio figlio sta avviando un’attività nell’edilizia e ogni tanto lo aiuto anch’io. Attualmente, Lisa e io siamo in contatto con persone interessate allo stile di vita fruttariano. Alcuni giovani studenti, soprattutto ragazze, vengono a intervistarmi e scrivono delle relazioni sulla vita fruttariana e sulla salute. Sono felice di vedere questo interesse, specialmente nei giovani. Il mondo spirituale invia vecchie anime in giovani corpi per rendere il mondo più ricco di frutta.
Il mio sito è www.lyseving.com, ma non lo aggiorno da diversi anni. Ho però intenzione di crearne presto uno migliore.
La migliore carriera che ho fatto è stata quella come fruttariano, dal 1984/85, in Svezia. È stato, fino ad ora, il mio viaggio più entusiasmante e mi attendo altre interessanti ricerche e nuove scoperte nel futuro.
Congratulazioni per il tuo bel sito, Mango! Magari il mio potesse essere bello come il tuo!
So che, rispetto ad altri paesi scandinavi, la Svezia è molto più sviluppata nel campo della dieta, specialmente grazie al lavoro fatto da Lily Johansson e Alf Spångberg… Hanno forse avuto una qualche influenza sulla tua scelta fruttariana?
Nel 1984 – a quel tempo ero fruttariano con noci e qualche seme – ero responsabile di una clinica salutista in Norvegia, e lì offrivamo una dieta che era una miscela di dieta crudista e dieta vegana alla Lilly Johansson. A quel tempo la clinica era vicina alla bancarotta. Chiamarono me e le cose cominciarono a funzionare. Partecipammo anche a un programma della televisione norvegese e da allora iniziò ad arrivare un gran flusso di persone.
Una volta andai a trovare Lily Johansson insieme a mia madre, per curare i suoi calcoli alla cistifellea. Si liberò di tutti i calcoli con l’aiuto di una cura a base di olio di oliva, succo di limone e cibo vegano, e da allora non ebbe più problemi. Ho parlato con Lily e mi disse che avrebbe voluto mangiare più frutta o anche diventare fruttariana, ma che non poteva per via dei suoi problemi reumatici. Aveva dolori quando mangiava alcuni tipi di frutta.
Cercai di spiegarle perché e di dirle qualcosa sulla capacità della frutta di risolvere quel problema, ma senza molto successo. Lily morì nel 1999, all’età di 79 anni. Alf Spångberg è nato nel 1924 e io credo che sia ancora vivo. Io ero già fruttariano quando lui cominciò a essere conosciuto in Svezia.
Diventai fruttariano perché le mie guide spirituali mi aiutarono in questa carriera. Una reazione comune, quando divenni fruttariano, era che quasi tutti, comprese le persone “esoterico alternative”, che fossero medium o meno, mi guardavano come fossi un estremista. Qualche amico medium mi disse persino che sarei morto di malnutrizione se avessi continuato a mangiare solo frutta….??
Quindi immagino che durante la crescita tu abbia seguito la dieta standard del tempo e del luogo. Puoi dirci qualcosa di come era?
Quando ero piccolo amavo la frutta. Quando mio padre veniva a casa con una cassetta piena di arance, potevo facilmente mangiarne 7 o 8 di seguito. Parlo di questo anche nel mio libro “Un cammino di libertà”. Riuscivo anche a mangiare 4-5 limoni di seguito senza alcun problema. Amavo i pomodori e, insieme ad alcuni amici, andavo in un posto dove li coltivavano e dove potevamo rubarli. Sono veramente nato fruttariano ma i miei genitori non avevano alcuna comprensione della cosa. Mangiavo il cibo che mia madre mi serviva e divenni vegetariano solo alla fine degli anni ’70. All’inizio degli anni ’80, la mia famiglia viveva di soli cibi crudi, la cosiddetta dieta “living food”. La mia prima moglie ed io ci recammo all’Istituto Ippocrate di Boston per imparare il loro programma con germogli, erba di grano ecc. Mia moglie migliorò molto da allora. Io e la mia famiglia vivemmo in quel modo per circa 2 anni e mezzo.
Dopo la mia rivelazione (anch’essa descritta nel libro), avvenuta in stato di meditazione nel 1983/84, divenni un vero fruttariano. Durante la mia transizione, naturalmente mi capitò di avere alcune tentazioni per il pane, le patate, il pesce (salmone) e persino, qualche volta, la carne. Le poche volte che provai a testare il cibo comune ebbi delle bruttissime reazioni. Mi piace chiamarle reazioni di depurazione. Una volta, nel 1993, feci una prova con del pollo, patate e pane. La reazione che ebbi fu semplicemente un’esperienza amorevole. Mi uscì un sacco di muco dal naso e il mio piede destro diventò insensibile, persino paralizzato, tanto che per una settimana non riuscii a sollevarlo. Dovevo trascinarlo a terra e mi faceva anche male la gamba destra e avevo tremori in alcuni muscoli.
Non appena mangiavo del cibo comune, cosa che successe poche volte e comunque solo a un singolo pasto come prova, e anche con cibo cotto vegetariano, mi veniva subito un sacco di muco al naso e le formiche lungo le gambe e naturalmente una sensazione spiacevole, pesante, alla testa. Era evidente che il cibo influiva sul mio cervello. Questa “regressione alimentare” può essere vista come parte dei miei esperimenti, aventi lo scopo di darmi una migliore comprensione delle mie reazioni fisiche. Una parte del mio lavoro privato di ricerca.
Lo sapevi che l’Amleto di Shakespeare una volta disse «Sono un forte mangiatore di carne e sono consapevole del fatto che questo danneggia il mio spirito». Eppure era famoso e riconosciuto. Sai cosa significa la parola Shakespeare? Significa “scuoti le pere”, quindi forse anche lui era un potenziale fruttariano…??
Com’era la tua salute da giovane? E il tuo peso?
Ero un ragazzo sano che aveva solo qualche raffreddore. Ero sempre in movimento con diversi sport: ballo, ciclismo, box, nuoto, corsa, salto, tennis da tavolo, calcio, hockey su ghiaccio, bandy, tennis….
Com’è la tua salute ora rispetto ad allora? Ti senti invecchiato?
Io oggi ho 66 anni (questo articolo è del 2009) e non mi sono mai sentito meglio. Sto insieme a una donna di 35 anni e non mi sento molto più vecchio di lei, fisicamente. Suo padre, un uomo simpatico e creativo, che è mio “suocero”, è un anno più giovane di me e mia “suocera”, una donna d’affari altrettanto simpatica e creativa, ha un anno più di me!
Quando non sei stato bene l’ultima volta?
Trenta anni fa. È una questione di definizione, ma non ho avuto malattie durante tutta la mia carriera fruttariana. Quando avevo una dieta crudista potevo avere qualche reazione di disintossicazione, che è comunque un buon sintomo e normale. Finché vivrò, non avrò più alcun tipo di malattia. Questo l’ho deciso e vivrò il resto della mia vita senza alcun tipo di cosiddetta malattia. Le persone che leggeranno attentamente il mio libro capiranno cosa intendo dire.
Com’è la tua alimentazione tipica di un giorno? Mangi a orari fissi?
Il tempo non ha influenza sulla mia alimentazione. Il mio desiderio è che il tempo Gregoriano non esista più dopo il 2012. Mangio solo quando ho fame. Alcuni giorni non mangio affatto e bevo solo piccoli quantitativi di acqua e succo di limone. La mia intenzione, per il prossimo futuro, è quella di minimizzare il consumo di cibo e diventarne indipendente. Lisa ed io abbiamo lo stesso obiettivo. Molti giorni frullo insieme qualche banana, avocado, mirtilli e piccoli quantitativi di frutta essiccata reidratata (mango, datteri, ananas). Frullo il tutto con il succo di due pompelmi spremuti a mano. Poi magari prendo alcune bacche – fragole, more, lamponi o altre bacche disponibili secondo la stagione – e le spargo sulla superficie del frullato, a volte con l’aggiunta di poca noce di cocco grattugiata. A volte persino un po’ di polvere di carrube. Questa mistura può durarmi diversi giorni.
So che ti chiedi se ci sono i frutti durian in Svezia. Una volta sono andato in Indonesia e Sumatra con la mia ex moglie e mia figlia di 8 anni (a quel tempo). Mangiavamo durian ogni giorno e un durian ci costava meno di mezzo dollaro. Di solito compravamo un sacco intero pieno di durian. Il durian è uno dei miei frutti preferiti, insieme al jackfruit, che mangiavo spesso durante il mio viaggio in Australia. È possibile trovare i durian in Svezia, ma il più delle volte il gusto non è buono e il prezzo per un singolo frutto è di 40/50 dollari.
Mi pare tu abbia scritto diversi libri sul fruttarismo, per lo più in svedese, ma anche uno in inglese. Quando hai scritto il primo libro?
Il primo libro era una dieta “Living foods” cioé crudista, del 1983. Lo stampai io e vendetti ogni singola copia stampata, circa 600 copie. Il mio primo libro sulla frutta è del 1986 e si intitola “Maten Din Medicin-frukstadiet (Il cibo, la tua medicina-lo stadio fruittariano)”. Questo libro è ancora in vendita e finora ne ho vendute circa 1000 copie.
Dove si possono ordinare i tuoi libri?
In alcuni negozi di prodotti naturali, qualche libreria o direttamente da me. Li vende anche una libreria di Stoccolma.
Hai accennato al fatto che il 2 di luglio è stato dichiarato giornata della frutta in Svezia. Volevo scrivere un pezzo nel mio blog su questo, ma poi la data è passata e me ne sono dimenticato… Com’è che è stata dichiarata questa giornata, e che tipo di risposta hai avuto?
Alla prima giornata della frutta in Svezia hanno partecipato circa 120 persone. Si partecipa mangiando solo frutta per quel giorno e a molte persone è piaciuta questa idea e questo tipo di manifestazione, quindi per Lisa e me fu un buon inizio. Naturalmente dichiareremo la Giornata Mondiale della Frutta anche il prossimo anno, nella stessa data. Forse organizzeremo qualche evento pubblico, vedremo.
Quanti fruttariani conosci, quanti pensi ce ne siano in Svezia e perché, secondo te, ce ne sono così pochi?
Penso ci siano state almeno 200-300 persone che hanno provato a diventare fruttariane. Alcune per brevi periodi, altre per qualche anno, con esperienze fantastiche. Molte di queste persone tornano sui propri passi per via di condizionamenti sociali. Non riescono a sopportare la pressione sociale.
Naturalmente anche le tentazioni, le vecchie dipendenze e il desiderio per i cibi comuni giocano un grosso ruolo. Molti ci provano per brevi periodi ma poi tornano indietro.
Puoi dirci qualcosa della tua transizione al fruttarismo? È stata una cosa veloce o più graduale?
Come ho detto prima, ero destinato a essere fruttariano già dalla nascita. Tutti i tipi di cibo mangiati durante l’infanzia e poi crescendo li vedo come una regressione dell’energia alimentare, allo scopo di adattarmi al mondo sociale. Creai la mia realtà, che mi era data nell’amore e con un senso. Nei miei libri, anche nel mio ultimo “Un cammino di libertà”, io parlo di 6 diversi stadi che possono essere di aiuto per le persone che stanno provando a diventare fruttariane. Non tutti sono destinati ad esserlo. La mia transizione mi ha visto passare per il vegetarismo, passando poi al crudismo e poi un salto quantico allo stadio fruttariano. Le mie guide spirituali mi hanno aiutato molto a fare questo salto.
Come hanno accolto la tua famiglia e i tuoi amici la tua rivelazione?
Già solo essere vegetariano, alla fine degli anni ’70, scatenava reazioni, ed essere un cosiddetto fruttariano era una cosa molto radicale e spaventosa per la maggior parte delle persone che mi circondavano. Ma la mia strada era segnata e io ho semplicemente seguito il percorso senza preoccuparmi di familiari e amici.
Qualcun altro nella tua famiglia ha fatto cambiamenti simili?
No. Nessuno.
Quali alimenti hai trovato più difficile lasciarti alle spalle?
In realtà, non è stato per nulla difficile lasciarmi alle spalle il vecchio cibo sostituendolo con sola frutta, grazie al mio amore per la frutta fin dalla tenera età. Quando divenni fruttariano pensai «Finalmente posso mangiare e vivere solo di dessert! Che mondo meraviglioso…” (Louis Armstrong)
Come accennato prima, a volte mi veniva voglia di pane, patate, salmone…. La mia ricerca privata con il mio corpo come laboratorio mi ha dato una vasta comprensione delle cause e degli effetti che ottengo dal cibo che mangio. Questa è stata un’esperienza amorevole. Quando facciamo una transizione alimentare, dobbiamo essere consci del fatto che si tratta di una sorta di regressione, ovvero quando depuriamo le cellule del corpo, la memoria cellulare si comporterà come se stesse facendo dei ritrovamenti archeologici e a volte questi ritrovamenti possono riportarti indietro nella storia, anche col tuo corpo.
Una volta dicevo che diventare fruttariano è come diventare un archeologo esoterico.
Scavi nella tua storia personale e la ripulisci ed è possibile scoprire molte cose durante questa spedizione temeraria.
Senti in qualche modo il bisogno di integrare la tua dieta?
Per nulla!
Sei felice della scelta e della qualità di frutta di cui disponi in Svezia?
Soddisfatto, sì! So, per via di tutti i miei viaggi per il mondo, che il gusto della frutta nei paesi più caldi, mangiata direttamente dagli alberi, è superiore. Ma posso trovare il mio paradiso solo dentro me stesso, quindi la collocazione geografica non è la prima priorità. Una volta sono stato molto vicino a trasferirmi a Cooktown, in Australia, ma… la Svezia sembra essere la mia terra al momento.
Quindi, non hai piani di viaggiare o trasferirti in un clima più caldo? Sei felice di vivere dove sei?
Non dico mai mai, ma per come appaiono le cose ora, sono soddisfatto di stare a Stoccolma o vicino a questa capitale (sembra di parlare di soldi, visto che capitale significa denaro).
A volte mi viene voglia di un clima più caldo, dove poter far crescere un mio frutteto con almeno 50 diversi tipi di frutta. Che Paradiso!
Se potessimo avere più sole in Svezia, con mezzo metro di strato di humus sul suolo potremmo facilmente far crescere qualsiasi tipo di albero da frutto in breve tempo. Spero che questo cambiamento climatico arrivi presto.
Dove e come ti vedi vivere e mangiare fra dieci anni?
Probabilmente mangerò ancora frutta in piccoli quantitativi e terrò molte conferenze per via del sempre maggiore interesse nel risparmio energetico. Specialmente fra i giovani, il cambiamento di coscienza influenzerà molti scienziati, che produrranno molte tesi di dottorato sul cibo e su come esso influenzi la società e il cervello e il comportamento degli esseri umani. Questo perché l’energia della frutta influenzerà ogni elemento della società. Questa consapevolezza inizierà a diffondersi rapidamente a partire dal 2012. Poi ci sarà un’escalation.
Pensi che la tua dieta potrebbe essere migliorata in qualche modo?
Io e la mia ragazza abbiamo l’obiettivo di riuscire a non mangiare, ovvero di non dipendere più dal cibo. Il raggiungimento di questo obiettivo potrebbe essere in questa vita oppure nella successiva. Miglioriamo ogni giorno perché abbiamo un piano.
Come ti senti quando le persone ti dicono che devi essere pazzo e che non è possibile sopravvivere mangiando come fai tu?
Al giorno d’oggi ormai nessuno più mi dice questo. Ad ogni modo, benedico ogni domanda in questo senso.
C’è nulla che vorresti aggiungere in termini di parole di incoraggiamento per coloro che aspirano al fruttarismo?
La frutta è libertà e la libertà è amore!
Infine, so che stai lavorando con un Istituto Idro-Atomico. Potresti dirci brevemente di che progetto si tratta?
In realtà, non lavoro per questa azienda, ma la sostengo semplicemente con qualche soldo, idee e contatti e per integrare Energia Libera nell’industria edile. Mi piace essere un “ispiratore radicale libero di nuovi pensieri”. Il Nuovo Mondo ha bisogno di nuovi pensieri. Il progetto dell’energia libera si basa su acqua e idrogeno, e persino sull’ottenere acqua direttamente dall’aria. Non si tratta di una cosa nuova ma… avere successo con l’introduzione di una “nuova tecnologia” nell’industria tradizionale è molto difficile e anche pericoloso, perché crea molte condizioni minacciose. Abbiamo bisogno di nuovi leader privi di ingordigia e che non siano a caccia di denaro e potere.
Grazie
Un abbraccio, Mango.
(traduzione di Elena Grassi)