lunedì 10 ottobre 2016

Malattie in libera vendita... e noi paghiamo per averle


Morte - foto brusa
Beh, prima o dopo, tutti dobbiamo timbrare il cartellino di Sora Morte e per uno spiritualista poi non dovrebbe essere nemmeno causa di grande panico. Forse, essendo occidentali e bianchi, non avremo mai la serenità di un guru o di un nativo americano sull'argomento, ma, molti fra noi hanno acquisito a sufficienza da non averne paura.

Detto questo, resta grottesco, assurdo ed in qualche modo irridente il fatto di pagare profumatamente il diritto di star male e morire in modo lento e doloroso. Perchè dico questo?
Il pensiero mi è sorto tornando dalla spesa, la mia è, nei limiti del possibile, equa, equilibrata e del tutto priva di sofferenza e morte animale, ogni giorno che passa lo è maggiormente; la consapevolezza è graduale e, passo a passo, si eliminano gli errori e le follie in acquisto, la mia spesa diventa più cosciente di giorno in giorno.

Però è innegabile che spesso essa dipenda dalla normale distribuzione (anche perchè, per qualche assurdo motivo, fare una spesa consapevole può costare il doppio, se non di più, di una inconsapevole e non sempre questo è giustificabile). 
Anche se di rado (preferisco i negozi ai grandi centri-commerciali), mi capita quindi di essere nei supermercati, e di vedere come siano composte la stragrande maggioranza delle spese che vi si compiono, personalmente, in ogni caso,  spulcio componenti ed ingredienti sulle etichette, ma pochi lo fanno … da quel che vedo, quasi nessuno.

Quanta insanità compriamo senza rendercene conto? Un non consapevole che si fidi di quella che denominiamo Grande Distribuzione compone la sua spesa di molteplici prodotti fortemente tossici.
Un sistema che, metodicamente ci avvelena o fa di noi clienti perfetti ed a vita per Big Pharma
Questo è vero per quasi tutto quello che, normalmente, compone una spesa tipo, dai detersivi, agli ammorbidenti, alla frutta e verdura trattate con pesticidi e prodotti infami, ai latticini ed alla carne, ai polli allevati a terra ed in realtà gonfiati con gli ormoni... passando per gli oli di palma e vegetali lavorati industrialmente, sino agli abiti ed alle loro colorazioni.

E questa è solo una enumerazione sommaria e superficiale, che non considera i danni, ingentissimi e permanenti, arrecati all'ambiente o il consumo metodico, folle e suicida delle risorse planetarie fondamentali, che non sono infinite, nonostante le nostre convinzioni; la maggioranza di noi continua a comprare, inconsapevolmente, lasciandosi abbindolare dalle confezioni, dalla pubblicità ingannevole dal racconto di una scienza di parte e strumentale.

Nessuno ci ha detto, per anni, che gli ammorbidenti erano fortemente tossici, per esempio! Quindi noi li abbiamo odorati, per testarne il profumo, in quelle bottiglie così colorate e sempre più costose, così come abbiamo portato al volto i nostri panni asciugati e, poveri noi, profumati... e sempre con i ringraziamenti del pianeta che ci ospita! Li abbiamo indossati quegli abiti, abbiamo dormito in quelle lenzuola… intossicandoci ed aprendo la strada ad una miriade di malattie, dalle allergie alle dermatosi... e, spesso, anche ai tumori.
Tutta questa merce non ci viene regalata, anzi, il suo prezzo (in euro) aumenta quotidianamente, ogni giorno che passa ci viene richiesto di più per la nostra “solita” spesa… ma quanta morte precoce, dolore senile ed insanità ci portiamo a casa a prezzi sempre più esorbitanti? Certo, loro vendono e ricorrono ad ogni trucco lecito ed illecito per farlo, ma siamo noi a comprare, siamo noi a farci quotidianamente abbindolare come una massa di pesci intorno all'esca.

Nessuno ci educa ad una consapevolezza alimentare, del pericolo insito nei formaggi, nei latticini, soprattutto in quelli "moderni" e trattati industrialmente.
Nessuno ci ha educati a vivere sostenibilmente e compatibilmente, dovrebbe essere materia scolastica, eppure nessuno ci ha detto, e ci dice, quanto male possa farci il “magico WI-FI”.
Ci hanno solamente indotti a divenire consumatori compulsivi e possibilmente ignoranti… e molti, troppi, anche di fronte all'evidenza continuano a permetterglielo… in fondo siamo noi a mantenere in vita i vampiri. Basterebbe negargli il nostro sangue ed esporli alla luce del sole per vederli morire... almeno iniziare a provarci, anche se è difficile sfuggire completamente al meccanismo (sono molto bravi ad inventare comode “alternative” a perzzi ragionevoli … acquistabili anche a rate!)
Sono solo esempi di come ci ingannino facendoci pagare a dismisura le cause della nostra carenza di salute e la certezza del dolore che affliggerà la nostra vecchiaia. E di come e quanto noi permettiamo loro di farlo.
Sino al falso assoluto della durata della vita in aumento. In queste statistiche, parlando degli anni dietro alle nostre spalle, soprattutto dei secoli passati si inseriscono anche i decessi avvenuti per le guerre e l'altissima incidenza della mortalità infantile… qualsiasi statistico serio potrà testimoniarlo e quindi quando si dichiara che la vita media è salita si mente. I sopravvissuti alle guerre, alla falcidia della mortalità infantile vivevano a lungo, sani… gli ottantenni erano la normalità.
Sino alla certezza scientifica, che nel neolitico la razza umana, pur funestata da questi aspetti di Sora Morte, le guerre, appunto, e la mortalità alla nascita e per parto, i nostri avi fossero più sani, più robusti, più adatti e morissero prevalentemente con i loro denti. Per dire...

Le razze longeve nei nostri tempi, non a caso, vivono lontane dalle farmacie e dalla modernità e dai supermercati.

Tornando a noi, persino io, che compro biologico, vegano e possibilmente equo, italiano ed a Km. 0 … beh, quotidianamente corro il rischio di portarmi a casa la mia dose di "morte".
Tutti, chi più chi meno, sorridono di fronte ai maniaci del biologico, del sano, veniamo spesso considerati dei fissati, ma forse al di là dei toni a volte ieratici e in parte fideistici, sarebbe il caso che iniziassimo tutti ad occuparcene, e forse, allora ci renderemmo conto che fra modernità e progresso c'è differenza… che fra evoluzione e consumo vi è un abisso e che non necessariamente questo sistema fa il meglio possibile per noi… anzi, non lo fa affatto! In fondo, un granello di sabbia negli ingranaggi potrebbe fermare la macchina… basterebbe farlo e ci stupirebbe constatare quanto costoro dipendano da noi.


Rosa Bruno

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