Morte - foto brusa |
Beh, prima o dopo, tutti dobbiamo timbrare il cartellino di Sora Morte e per
uno spiritualista poi non dovrebbe essere nemmeno causa di grande
panico. Forse, essendo occidentali e bianchi, non avremo mai la serenità
di un guru o di un nativo americano sull'argomento, ma, molti fra noi
hanno acquisito a sufficienza da non averne paura.
Detto questo, resta grottesco, assurdo ed in qualche modo irridente il fatto di pagare profumatamente il diritto di star male e morire in modo lento e doloroso. Perchè dico questo?
Il
pensiero mi è sorto tornando dalla spesa, la mia è, nei limiti del
possibile, equa, equilibrata e del tutto priva di sofferenza e morte
animale, ogni giorno che passa lo è maggiormente; la consapevolezza è
graduale e, passo a passo, si eliminano gli errori e le follie in
acquisto, la mia spesa diventa più cosciente di giorno in giorno.
Però è innegabile che spesso essa dipenda dalla normale distribuzione (anche
perchè, per qualche assurdo motivo, fare una spesa consapevole può
costare il doppio, se non di più, di una inconsapevole e non sempre
questo è giustificabile).
Anche
se di rado (preferisco i negozi ai grandi centri-commerciali), mi
capita quindi di essere nei supermercati, e di vedere come siano
composte la stragrande maggioranza delle spese che vi si compiono,
personalmente, in ogni caso, spulcio componenti ed ingredienti sulle
etichette, ma pochi lo fanno … da quel che vedo, quasi nessuno.
Quanta insanità compriamo senza rendercene conto? Un non consapevole che si fidi di quella che denominiamo Grande Distribuzione compone la sua spesa di molteplici prodotti fortemente tossici.
Un sistema che, metodicamente ci avvelena o fa di noi clienti perfetti ed a vita per Big Pharma…
Questo è vero per quasi tutto quello che, normalmente, compone una spesa tipo,
dai detersivi, agli ammorbidenti, alla frutta e verdura trattate con
pesticidi e prodotti infami, ai latticini ed alla carne, ai polli
allevati a terra ed in realtà gonfiati con gli ormoni... passando per
gli oli di palma e vegetali lavorati industrialmente, sino agli abiti ed
alle loro colorazioni.
E
questa è solo una enumerazione sommaria e superficiale, che non
considera i danni, ingentissimi e permanenti, arrecati all'ambiente o il
consumo metodico, folle e suicida delle risorse planetarie
fondamentali, che non sono infinite, nonostante le nostre convinzioni; la
maggioranza di noi continua a comprare, inconsapevolmente, lasciandosi
abbindolare dalle confezioni, dalla pubblicità ingannevole dal racconto
di una scienza di parte e strumentale.
Nessuno
ci ha detto, per anni, che gli ammorbidenti erano fortemente tossici,
per esempio! Quindi noi li abbiamo odorati, per testarne il profumo, in
quelle bottiglie così colorate e sempre più costose, così come abbiamo
portato al volto i nostri panni asciugati e, poveri noi, profumati... e
sempre con i ringraziamenti del pianeta che ci ospita! Li abbiamo
indossati quegli abiti, abbiamo dormito in quelle lenzuola…
intossicandoci ed aprendo la strada ad una miriade di malattie, dalle
allergie alle dermatosi... e, spesso, anche ai tumori.
Tutta questa merce non ci viene regalata, anzi, il suo prezzo (in euro) aumenta quotidianamente, ogni giorno che passa ci viene richiesto di più per la nostra “solita” spesa… ma quanta morte precoce, dolore senile ed insanità ci portiamo a casa a prezzi sempre più esorbitanti? Certo,
loro vendono e ricorrono ad ogni trucco lecito ed illecito per farlo,
ma siamo noi a comprare, siamo noi a farci quotidianamente abbindolare
come una massa di pesci intorno all'esca.
Nessuno
ci educa ad una consapevolezza alimentare, del pericolo insito nei
formaggi, nei latticini, soprattutto in quelli "moderni" e trattati
industrialmente.
Nessuno
ci ha educati a vivere sostenibilmente e compatibilmente, dovrebbe
essere materia scolastica, eppure nessuno ci ha detto, e ci dice, quanto
male possa farci il “magico WI-FI”.
Ci hanno solamente indotti a divenire consumatori compulsivi e possibilmente ignoranti…
e molti, troppi, anche di fronte all'evidenza continuano a
permetterglielo… in fondo siamo noi a mantenere in vita i vampiri.
Basterebbe negargli il nostro sangue ed esporli alla luce del sole per
vederli morire... almeno iniziare a provarci, anche se è difficile sfuggire completamente al meccanismo (sono molto bravi ad inventare comode “alternative” a perzzi ragionevoli … acquistabili anche a rate!)
Sono solo esempi di come
ci ingannino facendoci pagare a dismisura le cause della nostra carenza
di salute e la certezza del dolore che affliggerà la nostra vecchiaia. E di come e quanto noi permettiamo loro di farlo.
Sino
al falso assoluto della durata della vita in aumento. In queste
statistiche, parlando degli anni dietro alle nostre spalle, soprattutto
dei secoli passati si inseriscono anche i decessi avvenuti per le guerre
e l'altissima incidenza della mortalità infantile… qualsiasi statistico
serio potrà testimoniarlo e quindi quando si dichiara che la vita media è salita si mente.
I sopravvissuti alle guerre, alla falcidia della mortalità infantile
vivevano a lungo, sani… gli ottantenni erano la normalità.
Sino alla certezza scientifica, che nel neolitico la razza umana, pur funestata da questi aspetti di Sora Morte,
le guerre, appunto, e la mortalità alla nascita e per parto, i nostri
avi fossero più sani, più robusti, più adatti e morissero
prevalentemente con i loro denti. Per dire...
Le razze longeve nei nostri tempi, non a caso, vivono lontane dalle farmacie e dalla modernità e dai supermercati.
Tornando
a noi, persino io, che compro biologico, vegano e possibilmente equo,
italiano ed a Km. 0 … beh, quotidianamente corro il rischio di portarmi a
casa la mia dose di "morte".
Tutti, chi più chi meno, sorridono di fronte ai maniaci del biologico, del sano, veniamo spesso considerati dei fissati,
ma forse al di là dei toni a volte ieratici e in parte fideistici,
sarebbe il caso che iniziassimo tutti ad occuparcene, e forse, allora ci
renderemmo conto che fra modernità e progresso c'è differenza… che fra evoluzione e consumo vi è un abisso e che non necessariamente questo sistema fa il meglio possibile per noi… anzi, non lo fa affatto! In fondo, un granello di sabbia negli ingranaggi potrebbe fermare la macchina… basterebbe farlo e ci stupirebbe constatare quanto costoro dipendano da noi.
Rosa Bruno
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