sabato 29 ottobre 2016

Svizzera: la cannabis ad alto contenuto di Cbd può essere venduta legalmente

cpureUna società di prodotti vegetali biologici è riuscita a fare approvare dalle autorità svizzere la vendita delle sue infiorescenze di cannabis ad alto contenuto di Cbd e basso contenuto di Thc.
La varietà di cannabis, prodotta dall’azienda “Bio Can”, è stata registrata presso l’Ufficio della Sanità federale come prodotto erboristico e classificato come sostituto del tabacco. La sua vendità è quindi libera, senza particolari licenze o prescrizioni.
È distribuita con il marchio “CPure” in pacchetti da 10 grammi, similari a quelli del tabacco, ad un prezzo di 23 franchi svizzeri (circa 22 euro).
La varietà di cannabis contenuta, di nome Fedora, contiene concentrazioni di Cbd (il principio attivo della cannabis non psicotropo ma con forti proprietà terapeutiche) del 7,2% e di Thc (il principio psicoattivo) dello 0,04%.
Secondo quanto specificato dalla ditta produttrice «il prodotto contiene tutti i principi attivi della cannabis, tra cui l’effetto calmante dei cannabinoidi Cbd, senza provocare alterazioni allo stato psico-fisico dell’assuntore».
La questione ha già attirato l’attenzione della polizia di Zurigo. Il possesso di cannabis in Svizzera è infatti punito con una multa da 100 franchi. Ed il timore è quello di non potere riconoscere chi sia in possesso di questa varietà non psicoattiva da chi è invece sorpreso a fumare marijuana vera e propria.
L’odore emesso è infatti molto simile. Per questo la cannabis verrà comunque sequestrata e analizzata e poi, se si rivelerà di tipologia legale, restituita al proprietario senza alcuna multa.

http://www.dolcevitaonline.it/svizzera-la-cannabis-ad-alto-contenuto-di-cbd-puo-essere-venduta-legalmente/

venerdì 28 ottobre 2016

NON C'E' NULLA DI CUI AVER PAURA


«Non c'è nulla di cui aver paura. Anche la paura è una scelta, una suggestione che possiamo scegliere di accogliere, oppure rifiutare, in nome dell'Amore.

Persino vivere e morire come le intendiamo comunemente sono illusioni, forme di suggestione.

Il non-essere non c'è, esiste solo l'Essere. Noi siamo vita eterna, il vivere e il morire qui sul pianeta Terra è solo un gioco per la nostra Anima, la cui vera casa è l'Infinito e il cui tempo, nel continuo presente è l'Eternità.

Anima sta facendo l'esperienza di una identificazione limitante con il contenitore che la ospita, il meraviglioso conglomerato di campi di energia apparentemente solida che chiamiamo "corpo umano". Noi siamo; tutto ciò che ci circonda invece è suggestione.»

Dario Canil

AVRAH KA DABRA - CREO QUEL CHE DICO
un libro di Dario Canil

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giovedì 27 ottobre 2016

Perché fumare cannabis fa venire gli occhi rossi? (e come ovviare al problema)

cannabis-smokerGli occhi rossi sono il più classico e noto rivelatore dell’assunzione di cannabis. Per alcuni l’arrossamento degli occhi dopo aver fumato è un evento automatico, mentre altre persone sembrano esserne meno colpite. Ma cosa provoca questa reazione comune? Diversi fattori entrano in gioco.
La causa principale che determina l’arrossamento è la medesima che fa sì che la cannabis sia anche ritenuto un farmaco efficace contro il glaucoma. Il Thc diminuisce la pressione sanguigna e questo provoca la dilatazione di capillari e vasi sanguigni. Questo aumenta di conseguenza il flusso sanguigno, che provoca il rossore degli occhi.
A provocare il rossore agli occhi non è quindi il fumo generato dalla canna, ma il Thc. Anche assumere il Thc in altri modi, ad esempio con i biscottini farciti di cannabis, provoca lo stesso fenomeno nell’organismo e determina l’arrossamento. Sostanzialmente il rossore degli occhi è direttamente proporzionale alla quantità di Thc contenuta nella cannabis che avete fumato.
Esistono anche persone a cui il solo fumo (anche passivo) provoca l’arrossamento, ma qui si tratta di una sensibilità del bulbo oculare, e in questo caso la cannabis non c’entra. Queste persone subirebbero lo stesso arrossamento anche in presenza di fumo di sigaretta o di incenso.
Il rossore agli occhi è innocuo e non genera problemi fisici. Lo stesso però non si può dire dello stigma sociale che colpisce i fumatori né tantomeno delle ramanzine dei genitori che lo notano. Per questo esistono diversi metodi per eliminare o diminuire il problema.
Il più noto e istantaneo è ovviamente l’uso del collirio, possibilmente scegliendone uno naturale o comunque non aggressivo. Ma non solo, anche bere molta acqua contribuisce a diminuire l’arrossamento, aiutando ad eliminare la secchezza e ripristinando la corretta circolazione.
Un altro metodo consiste nel selezionare il tipo di cannabis. Quando si vuole evitare di avere gli occhi rossi è consigliabile scegliere un ceppo di marijuana a scarso contenuto di Thc.

http://www.dolcevitaonline.it/perche-fumare-cannabis-fa-venire-gli-occhi-rossi-e-come-ovviare-al-problema/

mercoledì 26 ottobre 2016

Geoingegneria, “Il progetto New Manhattan”


GEOINGEGNERIA, “IL PROGETTO NEW MANHATTAN”

Le notizie che il governo degli USA pretende di manipolare il clima non sono nuove.
Già il clima, la vera ‘arma di distruzione di massa’ che vogliono spacciarci per una ‘teoria del complotto’.
Falsificazione della realtà, la guerra d’informazione del progetto chemtrails ‘New Manhattan’.
Pensate che allo scopo di mantenere una facciata, hanno creato e sostenuto per anni un apparato di disinformazione gigantesco ed efficiente.
Ma in cosa consiste il progetto ‘NEW MANHATTAN? Girando in rete abbiamo trovato questa interessantissima intervista a Peter A. Kirby, (ricercatore, scrittore e attivista statunitense www.peterakirby.com) da parte di James Corbett (scrittore, editore e produttore canadese www.corbettreport.com):
James Corbett:
“In merito alla modificazione del clima e allo sviluppo dell’idea che la geoingegneria ci salverà dal cambiamento climatico, lei ha portato alla luce molta documentazione per anni, però ho saputo recentemente, per caso, che John Brennan, il direttore della CIA, ha tenuto un dicsorso presso il Consiglio delle Relazioni estere, in cui ha parlato di geoingegneria dicendo queste cose in questo spezzone: ‘Un altro esempio è la gamma di tecnologie, spesso denominate collettivamente geoingegneria, che potenzialmente potrebbero aiutare ad invertire gli effetti del riscaldamento del cambiamento climatico globale. Personalmente ha colpito la mia attenzione l’iniezione di spray stratosferici, un metodo per disseminare nella stratosfera particelle che possono riflettere il calore del sole, similmente alle eruzioni solari.’
John Brennan sta parlando di alterare i modelli climatici e spruzzare sostanze nell’atmosfera al fine di ‘salvarci da noi stessi’?
Voi fareste una cosa del genere?”
 Peter A. Kirby:
L’evidenza mostra che lo faranno, lo hanno fatto e lo fanno. In quanto alla CIA, sembra che sia coinvolta fino in fondo nel progetto ‘New Manhattan’.
Vi sono alcuni documenti, come quello pubblicato nel 1995 dall’ufficio del ramo esecutivo del Governo Federale di Lyndon B. Johnson, intitolato ‘Ripristinare la qualità del nostro ambiente’ che espone tanto la teoria del riscaldamento globale prodotto dall’uomo, come ciò che John Brennan ha affermato, la gestione della radiazione solare, lo spargimento di particelle, conosciuta comunemente come geoingegneria.
Anche la CIA ha pubblicato un documento che sembra la fonte dell’idea che il riscaldamento globale potrebbe distruggere l’umanità e da allora questo viene utilizzato per giustificare il fatto che si spruzzino delle sostanze, perchè affermano: ‘Non vogliamo che si verifichi il riscaldamento globale’.
La prima menzione che ho trovato della teoria del riscaldamento globale provocato dall’uomo è del 1958, e si intitola ‘Il clima come arma’.
Questo progetto di modificazione del clima è nato, in larga misura, dal progetto originale, ‘Manhattan’.
E’ un problema di fisica e, coloro che assemblarono la prima bomba atomica, erano fisici.
Questo progetto di modificazione climatica è sorto, in gran parte, dal progetto originale, ‘New Manhattan’.
James Corbett :
“Quali sono i nuovi aspetti del progetto ‘New Manhattan’?
Peter A. Kirby:
“Le principali differenze tra l’industria originale ‘della semina di nubi’, che continua ancora oggi, e il progetto ‘New Manhattan’ consistono nel fatto che per disperdere le particelle che fuoriescono dall’aereo, si utilizza energia elettromagnetica, e che le modifiche convenzionali del clima che si fanno a livello regionale, nel progetto ‘New Manhattan’ sono a livello globale.
Vi è una base aerea in Alaska, ‘Clear Air Force Base’, che risiede nell’interno, vicino a Fairbanks, e relativamente vicino alle installazioni HAARP.
Se cerchiamo l’Alaska sul globo terrestre, vedremo che è quasi equidistante dai 48 stati contigui, e dalle zone più industrializzate dell’Asia.
Abbiamo visto scie chimiche in Giappone e in Europa, che è ben situata strategicamente.”
Installazioni HAARP
James Corbett :
“Nonostante tutto ciò che si dica sulla geoingegneria, che è diventata sempre più comune nelle commissioni del Congresso e tra i rinomati scienziati, come Devid Keith, che approfittano di questa idea ovunque vadano, è sorprendente che vi siano pochissime ricerche, addirittura una mancanza di interesse, in merito agli effetti sulla salute o almeno sugli effetti potenziali dell’iniezione di aerosol stratosferici.
Lei ha citato un articolo di un giornale di inizio anno, che non ho visto, ‘La valutazione degli impatti diretti sulla salute lavorativa e pubblica della gestione della radiazione solare con aerosol stratosferici’.
Conclude dicendo che se spruzzassimo sulla popolazione aerosol di ossido di alluminio e titanato di bario, o qualunque altra sostanza chimica, potrebbe essere qualcosa di veramente terribile, sebbene nessuno sappia perchè nessuno sta indagando al riguardo.”
Peter A. Kirby:
“In realtà, gli impatti biologici e sulla salute, sono stati studiati ampiamente, però questi studi non sono stati resi pubblici.
Abbiamo visto che gli impatti biologici e sulla salute sono gravi. E’ un assassinio di massa.
Difendo questa tesi per quanto riguarda il morbo di Alzheimer: stamo parlando di centinaia di migliaia di persone che sono decedute.
Sono delle morti extra, che avvengono inaspettatamente.
Si suppone che dovremmo partecipare a gare e donare denaro per trovare una cura, però ciò che dovremmo fare realmente è cercarne la causa. Ci sono più livelli di occultamento”.
Il rapido aumento della consapevolezza sui crimini dell’ingegneria climatica infonde il panico nei media corporativi.
Coloro che lavorano per gli organi di stampa convenzionale dell’inganno delle masse, dovrebbero considerarsi complici dell’estinzione della vita nella guerra della geoingegneria climatica, per il fatto di essere disposti a partecipare all’insabbiamento di questi crimini.

GEOINGEGNERIA, il progetto NEW MANHATTAN

Fonte: HackTheMatrix


 

martedì 25 ottobre 2016

SCONSIDERATO ED IMMORALE SARAI TE, PRESIDENTE DELLA COLONIA ITALIA

LETTERA
USCITO DAL SARCOFAGO
Oddio esiste un presidente della repubblica italiana. Se è uscito dal sarcofago per fare simili dichiarazioni insane, meglio che ci ritorni subito.
Marco Balestri

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ARTICOLO PUBBLICATO DA BLITZ QUOTIDIANO

Sergio Mattarella lo dice con l'eleganza e la misura che gli è solita. Ma il messaggio arriva comunque forte e chiaro: "Chi critica i vaccini è uno sconsiderato". E ancora: basta affidarsi "a guaritori, o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l'inutilità". Parole, quelle del presidente della Repubblica, che arrivano durante la Giornata nazionale per la ricerca sul cancro. Ma sono proprio quelle sui vaccini le affermazioni più forti e significative di Mattarella:

Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati.

Il presidente della Repubblica, quindi, definisce le vaccinazioni essenziali e invita a non fidarsi di guaritori o di terapie che di scientificamente provato non hanno nulla. Presa di posizione estremamente significativa in una fase in cui, campagne di pseudo informazione soprattutto via web hanno contribuito a far calare pericolosamente il numero di italiani che ricorrono alle vaccinazioni. Da Mattarella anche un giudizio senza appello nei confronti di chi, per ignoranza o pregiudizio, rifiuta i consigli dei medici e abbraccia approcci terapeutici più o meno esotici e stravaganti.

Lo stesso contrasto va posto quando, con scelte causate soltanto da ignoranza, si negano a figli o altri familiari cure indispensabili. O ancora quando ci si affida a guaritori, o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l'inutilità. Sulla salute pubblica occorre essere rigorosi e usare fermezza quando la scelta tocca così direttamente la vita di un bambino, o di qualunque persona, e comporta conseguenze per la condizione di salute degli altri, dell'intera società.
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COMMENTO
NIENTE MISURA E NIENTE ELEGANZA
Il Quotidiano parla di un messaggio espresso con la solita misura e la solita eleganza. Non condivido affatto tale opinione, salvo che non sia stata concepita in senso ironico. Qui siamo andati decisamente fuori dalle righe e fuori dal seminato. Qui, in un paese responsabile e civile, ci sarebbero gli estremi per un impeachment.
CADUTA DEI VALORI
Ho ben presente che è reato in questo paese mancare di rispetto all'autorità massima, che è il presidente della Repubblica. Ma qui parlare di repubblica italiana è stravolgere la realtà. La repubblica italiana non esiste da tempo. Esiste invece la colonia italia che è al servizio, agli ordini e alle dipendenze dei padroni USA e delle multinazionali del farmaco e del vaccino. Le prove di tutto questo non servono: stanno sotto gli occhi di tutti.
NEMMENO IL PRESIDENTE DELLA PFIZER SI SOGNA DI FARE CERTE DICHIARAZIONI 
Parlare di presidente della repubblica è pure assurdo, in questa circostanza. Nemmeno il presidente della Pfizer si sogna di fare dichiarazioni altrettanto allucinanti. Dichiarazioni compromettenti che denotano non semplice allineamento, ma gravi pregiudizi e molta supponenza sugli argomenti trattati.
I GUARITORI DI QUALSIASI SPECIE NON HANNO SPAZIO NELLA HEALTH SCENCE
Non ho ovviamente nulla di personale contro la persona di Mattarella. Posso anche condividere la sua posizione contro i guaritori, a patto che sia rivolta ai guaritori di tutte le specie, tenendo ben presente che i più pericolosi guaritori sono proprio quelli che lui cerca in modo malaccorto di difendere, essendo essi già abbondantemente protetti dalla legge e dalle istituzioni, al punto di operare in regime di esclusività e monopolio assoluti, privi pertanto di sana concorrenza e di indispensabile contraddittorio.
NESSUNO AL MONDO GUARISCE, TANTO MENO LA MEDICINA RIVOLTA AL SINTOMO
Non ha ancora imparato il signor presidente che nessuno al mondo ha il potere di guarire, sia egli guaritore vudu, stregone, o guaritore ospedaliero, o sia egli naturopata, omeopata o anche "igienista improprio o voglioso di curare il sintomo". Il potere guaritivo sta insito in ciascuno di noi e si chiama Potere Autoguaritivo Interno, innescabile e attuabile soltanto a condizione di non cadere nelle trappole e nelle interferenze e negli strafalcioni della curomania.
OBBLIGO ELEMENTARE ED ASSOLUTO DELLA PRESIDENZA È QUELLO DI ESSERE AL DI SOPRA DELLE PARTI
Un presidente ha il diritto di essere rispettato quando egli stesso dà il buon esempio rispettando tutti i suoi cittadini indistintamente, visto che per la funzione che riveste non può nel modo più assoluto sbilanciarsi a favore di fazioni o di interessi privati? Viene sì o no pagato 240.000 euro/anno presi dalle tasche di tutti i suoi cittadini, che non lo hanno nemmeno eletto direttamente, tra l'altro? Costerà sì o no 700.000 euro anno tra benefici, uffici, chaffeur, valletti e maggiordomi nel dopo presidenza? È troppo pretendere da lui l'osservanza delle norme più elementari e dell'obbligo sacrosanto di essere non soltanto più informato, ma soprattutto di essere rigorosamente super-partes?
Valdo Vaccaro
 

lunedì 24 ottobre 2016

OSHO: IL PIU' GRANDE ...


Oggi tutti “pensano” di sapere chi è Osho – ma è proprio così?
Il medico personale di Osho, qualche anno fa aveva raccolto una serie di articoli stampa che lo descrivevano come “Il più grande”

Il più grande eretico
il più grande iconoclasta
il più grande anticristo
il più grande immorale
il più grande ciarlatano
la più grande intelligenza nella storia dell’umanità
il più grande maestro Zen
il più grande scettico
il maestro più grande e più amato
il più grande pericolo pubblico
il più grande gigante di questo secolo
il Buddha più grande che mai abbia camminato sulla terra
il più grande mistico
il più grande genio spirituale
il più grande comunista
il più grande anarchico
il più grande terrorista spirituale
il più grande ateo
il più grande uomo spirituale senza dio

Crederci o no, queste sono le opinioni espresse nel mondo intero su un unico individuo: Osho.

La sola cosa che le accomuna sembra proprio essere questa: il più grande…
Chi era Osho, quindi?

Abbiamo voluto fare un balzo oltre le barriere dello spazio-tempo e chiederlo a Osho stesso, cercando tra le risposte che ha dato a chi gli chiedeva… Ma tu chi sei?

Quella che pubblichiamo ci sembra una prospettiva rilevante… da meditare!

Domanda: Puoi descrivere brevemente chi sei? La gente dice che sei un truffatore. Sei forse un imbroglione?

Risposta di Osho: Io sono soltanto uno specchio. Quando un truffatore mi guarda, vede in me un truffatore. Tutto dipende da te. Per ciò che mi riguarda, è impossibile descrivermi… soltanto uno specchio limpido, vuoto.

Il mio sforzo è solo questo: insegnare la meditazione alla gente. La meditazione è l’arte di ripulire il tuo specchio da tutta la polvere che la società, la religione, il sistema scolastico hanno riversato su di te; eliminare tutto ciò che non è nato con te; riportarti all’assoluta innocenza di quando sei nato, di quando eri bambino.

Io chiamo tutto questo “rinascita”. E dopo la rinascita, sei solo uno specchio.

Ci sono persone che vedono in me un dio, e ci sono persone che vedono in me un imbroglione, e ci sono persone che vedono in me una scimmia, e ci sono persone che vedono in me un asino, e ci sono persone che vedono in me un americano… dipende tutto da loro.

È il loro stesso volto: io rifletto semplicemente.

(tratto da: Socrates Poisoned Again After 25 Centuries, discorso Nr. 6)


http://quanticmagazine.com/archives/21/10/2016/oggi-tutti-pensano-di-sapere-chi-e-osho-ma-e-proprio-cosi/


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domenica 23 ottobre 2016

Le malattie inventate: affari d’oro per l’industria farmaceutica


di Vincenzo Calia - Pediatra, Roma

Che ne direste quest’anno, invece di cambiare il computer o rifare la cameretta dei bambini di comprarvi una bella malattia? Vi sembrerà strano, ma le malattie sono in vendita e, se uno ne vuole può comprarne facilmente una. È questo il senso di un “Superdigest” (un specie di concentrato) del numero di aprile 2006 della Rivista Public Library of Science (rivista on line americana reperibile al sito www.plos.org), pubblicato da “Medico e Bambino”, la rivista di pediatria pratica più accreditata e letta in Italia.

Disease mongering

In questa definizione è tutto il succo della questione; potremmo tradurla come “la bottega delle malattie”. Se ne parla negli ambienti medici e sulla stampa perché si è scoperto che l’invenzione di malattie nuove, e di conseguenza la vendita di nuove terapie, è diventata un grosso affare.
Si spiega anche così come mai nei paesi ricchi, pur essendo le condizioni sociali e sanitarie sempre migliori, aumenti ogni anno la spesa per l’assistenza sanitaria; e non c’è Stato, Cassa Mutua o Compagnia di assicurazioni che non si trovi in serie difficoltà a far fronte alle richieste crescenti di interventi sanitari.

Il trucco è semplice: si prende un fenomeno naturale (per esempio la diminuzione dell’appetito sessuale fra gli uomini anziani) e lo si trasforma in una malattia (chiamandola, per esempio, “disfunzione erettile”); dopo di che si lancia una campagna sui media che prelude alla commercializzazione di una terapia per la nuova malattia (in questo caso il Viagra). Di esempi come questo il Superdigest di “Medico e Bambino” ne riporta diversi; generalmente è l’industria farmaceutica a trarre beneficio da tutta questa grancassa mediatica, e perciò essa spende in pubblicità molto di più di quanto non spenda per la ricerca.

Perché parlarne su UPPA?

Per almeno due motivi: il primo è che protagonisti di questo mercato sono i mass media, quindi anche i giornali e UPPA è un giornale; il secondo è che anche i bambini possono essere coinvolti in questo meccanismo. L’esempio più citato è quello dell’ADHD (la sindrome con iperattività e deficit di attenzione), che fino a non molti anni fa non esisteva, poi sembra che sia dilagata negli Stati Uniti e quindi anche in Europa, e si cura con un farmaco il cui consumo è cresciuto nel mondo di 9 volte dal 1990 al 2000; la cosa curiosa è che l’incidenza dell’ADHD cambia così tanto da paese a paese, che è molto difficile spiegare queste differenze con criteri scientifici. Un caso da manuale: si parla così tanto di questo disturbo sui giornali e alla TV che chiunque si sente autorizzato a fare la diagnosi e a proporre la terapia: a tutto vantaggio delle case farmaceutiche, che stanno dietro alle campagne giornalistiche.
Per fortuna i bambini sono modesti consumatori di farmaci e non sono molto corteggiati dalle multinazionali; però può capitare anche a loro di fare un lungo percorso clinico, con visite, esami, diagnosi, cura e persino “guarigione”, senza che però ci sia un elemento di non secondaria importanza: la malattia.

Commercianti… a fin di bene

In questo caso l’iniziativa non è delle industrie farmaceutiche, ma di noi medici che istintivamente, il più delle volte sinceramente convinti di perseguire il bene dei nostri pazienti, ci ingegnamo a “creare” problemi; per poi darci da fare per risolverli. La molla che fa scattare tutto questo potrebbe essere il fatto che i medici dei bambini sono molto numerosi, mentre i loro potenziali pazienti sono pochi e per giunta sempre più sani. E allora ci si dà da fare. Facciamo un esempio.
Un grande ospedale dove nascono molti bambini invita tutti i neonati a tornare, qualche giorno dopo la nascita, per una visita di controllo, che però dovrebbe essere fatta dal pediatra di famiglia: si genera un flusso di accessi ad un ambulatorio, che non potrà seguire con continuità questi bambini. Ad alcuni di questi neonati può capitare anche che si prescrivano degli accertamenti: per esempio un’ecografia renale o cerebrale, per essere sicuri che tutto vada bene. Non c’è danno (le ecografie non sono raggi X) ma c’è un costo, in denaro e in apprensione.

La fantasia al potere

Nascono ogni giorno nuove specializzazioni. L’Adolescentologia, per esempio, e così un periodo della vita può essere vissuto come una sorta di malattia, curata da specialisti; o l’Andrologia pediatrica, definizione curiosa perché si riferisce a due condizioni che non potranno mai verificarsi contemporaneamente: l’essere uomo (andros in greco, da cui andrologia) e bambino (pais, da cui pediatria).

“Doctor News”, quotidiano on line riservato ai medici, l’8 giugno 2006 scrive: “Promuovere la salute a scuola e istituire il medico scolastico, con ambulatori “essenziali” in ogni istituto. Questi gli scopi di una proposta di legge presentata alla Camera… il testo punta a “promuovere la salute nel sistema educativo di istruzione e formazione… in particolare nei campi dell’igiene, dell’alimentazione, della motricità, della prevenzione contro l’assunzione di sostanze nocive, del supporto psicologico agli alunni, del pronto soccorso, del rispetto e del rapporto con l’ambiente”. Ma come, l’Italia non è l’unico paese al mondo che fornisce l’assistenza pediatrica diretta a tutti i bambini? E allora che bisogno c’è di mettere un medico anche a scuola? Ma dice sempre “Doctor News”: “… si offrirebbe così un’occupazione ad almeno 15.000 medici, in un momento in cui i disoccupati con una laurea in medicina hanno raggiunto cifre notevoli”.


Cari lettori…
…vi voglio dare un consiglio: non andate in giro per medici, se non ce n’è bisogno. Seguite l’esempio di Mattia, 11 anni, che dopo aver ascoltato in silenzio la sua mamma che mi chiedeva insistentemente un visita ortopedica, di cui Mattia non aveva bisogno, non riuscì più a trattenersi e disse: “Mamma, c’è ben altro nella vita!”

Il nostro Ministero della Salute pubblica un prezioso bimestrale, inviato a tutti i medici, il “Bollettino di informazione sui farmaci”. L’editoriale pubblicato sul n. 3 del 2005, intolato Nasce prima il farmaco o la malattia? si occupa di desease mongering e spiega come si creano malattie (da curare con farmaci inventati ad hoc) partendo da eventi comuni della vita: “La calvizie: da inconveniente ordinario diventa problema medico; la fobia sociale: da malessere sociale a personale disturbo psichico; i disturbi dell’alvo: da fastidi leggeri a sintomi di malattie gravi; la rarefazione dell’osso: da fattore di rischio a malattia.”
Di bambini parla poco, ma Gli inventori delle malattie, un libro scritto dal giornalista scientifico tedesco Jörg Blech (editrice Lindau, prezzo 18,00 €) è una vera miniera di notizie, tutte interessanti e molto ben documentate, su come si cerca di trasformare la nostra vita in un’unica, interminabile malattia (a prognosi, ahimè, infausta). Una lettura un po’ inquietante,ma sicuramente da non perdere.

Vincenzo Calia- Pediatra, Roma


 

venerdì 21 ottobre 2016

River of Love


Sarito has just come too; he’s the architect from America. He is grey-haired, has glasses; his energy feels young, in touch.
He asks Osho about his name (he was given sannyas by post so hasn’t heard the meaning in detail).
darshan namaste
Prem Sarito? It is one of the most beautiful names – it means a river of love. And love remains alive only while it is a river; when love becomes stagnant it dies. Love is only in the movement because love is a dance. Frozen, it is dead. Love is in the loving; it is not a noun, it is a verb.
[Osho says that as soon as you try to possess love, as soon as you take it for granted, it becomes stale and is no longer flowing…. ]
And the same happens in all kinds of love relationships – in friendship…. It can happen even in the relationship with the master. The honeymoon can end if you don’t understand that one has to remain in a flowing, river-like process. Otherwise the disciple starts taking the master for granted and the master starts taking the disciple for granted; then it is dead. Then the master is not a master and the disciple does not understand what love is.
With a real master it is always a flow. With a real master it is never a compromise, it is never an agreement, it is never legal; it remains open. And one never knows what is going to happen next – then there is great adventure.
That is the meaning of Sarito, so remain in that adventure. Then a man can remain young for his whole life. A man dies young then; even in death he is young.
He may be one hundred years old but that doesn’t matter: his youth is something of the inner. He remains supple, flexible. He is not a dried and dead thing – the juice is still flowing.
So remain juicy and flowing. That is the meaning of Sarito.
Sarito: It’s right on! Right on!
Osho, This Is It, Ch 26
Sarito left his body on 17th of October 2016 in Guatemala

http://www.oshonews.com/2016/10/18/river-of-love/ 

giovedì 20 ottobre 2016

Il Cervello nello Stomaco: Rabbia, Ansia e Tensioni Finiscono Lì



Il Cervello nello Stomaco: Rabbia, Ansia e Tensioni Finiscono Lì

A chi non è mai capitato, almeno una volta nella vita, di interiorizzare le emozioni, i sentimenti e le sensazioni, così tanto da poterle sentire con la pancia?

In realtà, nella pancia abbiamo un “cervello addominale” che non serve soltanto alla digestione e che, al pari del cervello vero e proprio, produce alcune sostanze, come la serotonina e dopamina, in grado di influenzare i nostri stati d’animo.

E’ come se il nostro intestino si comportasse da “secondo cervello” e, in maniera completamente autonoma, inviasse segnali di stress, compromettendo la produzione dell’ormone del benessere, rilasciato dal medesimo organo.

E’ proprio sull’addome che si accumulano la rabbia, le tensioni sul lavoro, le discussioni di coppia o di famiglia, le preoccupazioni in generale.



L’accumulo di ansia, quella che non riesce ad essere scaricata correttamente, viene interiorizzata ed inizia a circolare nella pancia (pancia gonfia).

Il respiro affannoso, tipico delle persone ansiose, favorisce l’ingestione di molta aria che resta bloccata nell’intestino, perché non riesce a venir fuori da bocca o naso.


I sintomi che più di frequente vengono riferiti al proprio medico (quali dolori addominali, stitichezza, diarrea, digestione lenta, nausea, ecc.), vengono approfonditi mediante alcune indagini diagnostiche (esami e test per scoprire le cause fisiche che li originano), anche se molto spesso i disturbi intestinali hanno matrice psicosomatica.

Dietro questi sintomi, non sempre, c’è una vera e propria patologia (allergie, ulcere, polipi, ecc.), pertanto, è bene affrontare il prima possibile le cause psicologiche scatenanti.

L’intestino e il cervello comunicano molto da vicino. Le cellule neuronali presenti nell’intestino, seppur in numero inferiore rispetto a quelle presenti nel cervello, a seguito di fattori fisici o stimoli di vario tipo (ad esempio le emozioni), rilasciano in media il 95% della serotonina complessiva rilasciata dall’organismo.

Tutte le volte che le emozioni sono associate ad ansia, paura e tensione il cervello invia all’intestino “l’ordine” di rilasciare altra serotonina in modo tale da poter gestire questo surplus di emozioni negative, e, purtroppo, questo avviene non senza conseguenze per la funzionalità dell’intero apparato digestivo.

La muscolatura addominale, infatti, si contrae, provocando gonfiore, diarrea, crampi, ecc.; inoltre, l’eccessiva tensione e stress emotivo inducono nello stomaco una iper- secrezione di acido cloridrico che provoca, nel tempo, infiammazioni, bruciori e addirittura ulcere.

Alla luce di questo, ricordiamo che sono proprio le emozioni negative la fonte del nostro malessere!

mercoledì 19 ottobre 2016

I QUATTRO NEMICI NATURALI DELL'UOMO



Chi sono i "4 NEMICI NATURALI DELL'UOMO" e come vincerli

DON JUAN: «Quando un uomo comincia a imparare, non sa mai con chiarezza quali sono i suoi obiettivi. Il suo scopo è imperfetto; il suo intento è vago. Spera in una ricompensa che non si concreterà mai, perché non sa nulla delle difficoltà dell'imparare. Comincia lentamente a imparare, dapprima a poco a poco, poi a grandi passi. E presto i suoi pensieri entrano in conflitto. Quello che impara non è mai quello che ha sperato o immaginato, e così incomincia ad aver paura. Imparare non è mai quello che ci si aspetta.


Ogni passo dell'imparare è un compito nuovo, e la paura che l'uomo prova comincia a salire implacabilmente, inflessibilmente. Il suo scopo diventa un campo di battaglia. E così si è imbattuto nel primo dei suoi nemici naturali: LA PAURA! Un nemico terribile, traditore, e difficile da superare. Si tiene nascosto a ogni svolta della strada, in agguato, aspettando. E se l'uomo, atterrito dalla sua presenza, fugge, il nemico avrà messo fine alla sua ricerca.»

CARLOS CASTANEDA: «Che cosa accadrà all'uomo che fugge per il terrore?»

DON JUAN: «Non gli accadrà nulla, tranne che non imparerà mai. Non diventerà mai un Uomo di Conoscenza. Sarà forse un uomo borioso, o innocuo, o spaventato; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri.»

CARLOS CASTANEDA: «E che cosa può fare per vincere la paura?»


DON JUAN: «La risposta è semplicissima. Non deve fuggire. Deve sfidare la sua paura, e a dispetto di essa deve compiere il passo successivo nell'imparare, e il successivo e ancora il successivo. La sua paura deve essere completa, e tuttavia non si deve fermare. Questa è la regola! E verrà il momento in cui il suo primo nemico volgerà in ritirata. L'uomo comincia a sentirsi sicuro di sé. Il suo intento diviene più forte. Imparare non è più un compito terrificante. Quando arriva questo lieto momento, l'uomo può dire senza esitazione di aver sconfitto il suo primo nemico naturale.»

CARLOS CASTANEDA: «Ciò avviene tutto in una volta, don Juan, oppure a poco a poco?»

DON JUAN: «Avviene a poco a poco, e tuttavia la paura è vinta improvvisamente e rapidamente.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma l'uomo non avrà ancora paura se gli succederà qualcosa di nuovo?»

DON JUAN: «No. Una volta che un uomo ha vinto la paura, ne è libero per tutto il resto della sua vita perché, invece della paura, ha acquistato la lucidità: una lucidità mentale che cancella la paura. A questo punto l'uomo conosce i suoi desideri; sa come soddisfare tali desideri. Può anticipare i nuovi passi dell'imparare, e una limpida lucidità circonda ogni cosa. L'uomo sente che nulla è nascosto. E così ha incontrato il suo secondo nemico: LA LUCIDITA'!

Quella lucidità mentale, che è così difficile da ottenere, scaccia la paura, ma acceca anche. Costringe l'uomo a non dubitare mai di se stesso. Gli dà la sicurezza di poter fare tutto quel che gli piace, perché vede chiaramente in tutto. Ed è coraggioso perché è lucido, e non si ferma davanti a nulla perché è lucido. Ma tutto questo è un errore; è come qualcosa di incompleto. Se l'uomo si arrende a questo falso potere, ha ceduto al suo secondo nemico e sarà maldestro nell'imparare. Si affretterà quando dovrà essere paziente, o sarà paziente quando dovrebbe affrettarsi..»E sarà maldestro Dell'imparare finché non cederà, incapace di imparare più nulla.»

CARLOS CASTANEDA: «Che ne è di un uomo sconfitto in tal modo, don Juan? Muore come risultato?»


DON JUAN: «No, non muore. Il suo secondo nemico lo ha semplicemente bloccato impedendogli di diventare un uomo di conoscenza; l'uomo può, invece, trasformarsi in un allegro guerriero o in un pagliaccio. Tuttavia la lucidità pagata a così caro prezzo non si trasformerà mai più nella tenebra e nella paura. Avrà la lucidità finché vivrà, ma non imparerà, o bramerà, più nulla.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma che cosa deve fare per evitare di essere sconfitto?»

DON JUAN: «Deve fare quello che ha fatto con la paura: deve sfidare la sua lucidità e usarla solo per vedere, e aspettare con pazienza e misurare cori cura prima di fare nuovi passi; deve pensare, dopo tutto, che la sua lucidità è quasi un errore.
E verrà un momento in cui comprenderà che la sua lucidità era solo un punto davanti ai suoi occhi. E così avrà superato il suo secondo nemico, e sarà in una posizione in cui nulla potrà mai nuocergli. Questo non sarà un errore.

Non sarà solamente un punto davanti ai suoi occhi. Sarà vero potere. A questo punto saprà che il potere che ha inseguito così a lungo è finalmente suo. Può fare tutto quel che vuole. Il suo alleato è al suo comando. Il suo desiderio è la regola. Vede tutto quel che è intorno a lui. Ma si è anche imbattuto nel terzo dei suoi nemici: IL POTERE! Il potere è il più forte di tutti i nemici. E naturalmente la cosa più facile è arrendersi; dopo tutto, un uomo a questo punto è veramente invincibile. Comanda; comincia col correre rischi calcolati e finisce col creare regole, perché è un padrone.

A questo stadio difficilmente l'uomo si rende conto che il nemico lo sta circondando. E improvvisamente, senza saperlo, avrà certamente perduto la battaglia. Il suo nemico lo avrà trasformato in un uomo crudele e capriccioso.»

CARLOS CASTANEDA: «Perderà il suo potere?»

DON JUAN: «No, non perderà mai la sua lucidità o il suo potere.»

CARLOS CASTANEDA: «Allora che cosa lo distinguerà da un uomo di conoscenza?»


DON JUAN: «Un uomo che è sconfitto dal potere muore senza sapere veramente come tenerlo in pugno. Il potere è solo un fardello sul suo destino. Un tale uomo non ha il comando su se stesso, e non può sapere quando o come usare il suo potere.»

CARLOS CASTANEDA: «La sconfitta da parte di uno qualsiasi di questi nemici è una sconfitta definitiva?»

DON JUAN: «Certo che è definitiva. Una volta che uno di questi nemici ha avuto il sopravvento su di un uomo non c'è nulla che questi possa fare.»

CARLOS CASTANEDA: «È possibile, per esempio, che l'uomo sconfitto dal potere possa vedere il proprio errore e correggersi?»

DON JUAN: «No. Quando un uomo cede è spacciato.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma che cosa accadrebbe se fosse accecato temporaneamente dal potere e poi lo rifiutasse?»

DON JUAN: «Significherebbe che la sua battaglia ancora continua. Significherebbe che sta ancora cercando di diventare un Uomo di Conoscenza. Un uomo è sconfitto solo quando non tenta più, e si lascia andare.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma allora è possibile, don Juan, che un uomo possa abbandonarsi per anni alla paura, ma alla fine vincerla?»

DON JUAN: «No. Questo non è vero. Se cede alla paura non la vincerà mai, perché avrà paura di imparare e non tenterà più. Ma se cerca per anni di imparare, pur in mezzo alla sua paura, alla fine la vincerà perché non si è mai veramente abbandonato a essa.»

CARLOS CASTANEDA: «Come può sconfiggere il suo terzo nemico, don Juan?»


DON JUAN: «Deve sfidarlo, deliberatamente. Deve arrivare a rendersi conto che il potere da lui apparentemente conquistato in realtà non è mai suo. Deve stare sempre in guardia, tenendo in pugno con cura e con fede tutto ciò che ha imparato. Se riuscirà a vedere che la lucidità e il potere, quando manca il suo proprio controllo su di sé, sono peggio ancora di errori, raggiungerà un punto in cui tutto è tenuto sotto controllo. Saprà allora come e quando usare il suo potere. E in questo modo avrà sconfitto il suo terzo nemico.

L'uomo sarà, ormai, alla fine del suo viaggio di apprendimento, e si imbatterà, quasi senza esserne stato avvertito, nell'ultimo dei suoi nemici: LA VECCHIAIA!

Questo nemico è il più crudele di tutti, il solo che non potrà essere sconfitto completamente, ma solo scacciato. Questo è il momento in cui l'uomo non ha più paure, non più un'impaziente lucidità mentale; un momento in cui il suo potere è tutto sotto controllo, ma anche il momento in cui prova un irresistibile desiderio di riposare. Se si arrende totalmente al desiderio di lasciarsi andare e dimenticare, se si adagia nella stanchezza, avrà perduto l'ultimo combattimento, e il suo nemico lo ridurrà a una creatura debole e vecchia.

Il suo desiderio di ritirarsi annullerà tutta la sua lucidità, il suo potere, e la sua conoscenza. Ma se l'uomo si spoglia della sua stanchezza, e affronta il proprio destino, può allora essere detto uomo di conoscenza, pur se soltanto per il breve momento in cui riesce a sconfiggere il suo ultimo e invincibile nemico. Quel momento di lucidità, di potere e di conoscenza, è sufficiente.»



Leggi altro su: http://www.carloscastaneda.it/Libri-Castaneda/Citazioni-Gli-insegnamenti-di-don-Juan/4-Quattro-Nemici-Naturali.htm



http://altrarealta.blogspot.it/

martedì 18 ottobre 2016

DIFESA PSICOLOGICA, TECNICHE


IL VENTILATORE. Quando sentire parola cattive rivolte a voi ma non volete rispondere, immaginate che tra di voi e il vostro opponente ci sia un potente ventilatore che fa tornare le brutte parole a colui che le pronuncia.

ACQUARIO. Immaginate un muro dell'acquario tra voi e coloro che vi offende. Lui sta dicendo qualcosa ma voi non lo sentite, le parole vengono assorbite dall'acqua e vedete soltanto la schiuma in superficie.


L'OCEANO DELLA CALMA. Immaginatevi nel ruolo del protagonista della parabola: "L'Oceano riceve le acque di molti fiumi tumultuosi restando immobile. Anche colui che riceve tutti i pensieri e le emozioni, resta impassibile e calmo."

IL TEATRO DELL'ASSURDO. Portate la situazione all'assurdo, di modo che le provocazioni delle persone malintenzionate suscitino solo risate.
AUM NEWS

Advanced Mind Institute Italia

http://divinetools-raja.blogspot.it/2016/10/difesa-psicologica-tecniche.html

lunedì 17 ottobre 2016

Hillary Clinton ha venduto le armi all' ISIS



 
Wikileaks conferma Hillary ha venduto le armi all' ISIS
Altro che le chiacchiere da spogliatoio di Trump,altro che i sondaggi vinti dichiarati dalle rincoclintoniane Giovanna Botteri per la rai e la Forcella per le reti mediaset la Hillary Clinton è una criminale,il suo compito è quello di guidare alla terza guerra mondiale.Caos e destabilizzazione del mondo sono i preparativi ora bisogna mettere la parola fine e creare questo nuovo ordine mondiale.
Alfredo d’Ecclesia


Anche se Hillary Clinton ha ripetutamente negato che lei ha venduto armi ai terroristi islamici mentre prestava servizio come Segretario di Stato, il fondatore di Wikileaks Julian Assange sostiene che ha la prova del contrario. Thepoliticalinsider.com ha riferito: Nel secondo mandato di Obama, il segretario di Stato Hillary Clinton ha autorizzato la spedizione di armi di fabbricazione americana in Qatar, un paese in debito con i Fratelli Musulmani, e amichevole per i ribelli libici, nel tentativo di rovesciare il governo libico di Gheddafi , e poi spedire quelle armi verso la Siria al fine di finanziare al Qaeda, e rovesciare Assad in Siria. Clinton ha preso il ruolo principale nell'organizzazione dei cosiddetti "Amici della Siria" (alias Al Qaeda / ISIS) per eseguire l'insurrezione della CIA guidato per un cambio di regime in Siria. Sotto giuramento Hillary Clinton ha negato che sapeva sulle spedizioni di armi durante la testimonianza pubblica all'inizio del 2013 dopo l'attacco terroristico di Bengasi. In un'intervista a Democracy Now, Wikileaks 'Julian Assange ha affermato che 1.700 messaggi di posta elettronica contenuti nella cache di Clinton si collegano direttamente Hillary alla Libia alla Siria, e direttamente ad Al Qaeda e ISIS. Leggi la sua testimonianza completa @ (Link: www.thepoliticalinsider.com)
http://www.thepoliticalinsider.com/wikileaks-confirms-hillary-sold-weapons-isis-drops-another-bombshell-breaking-news/#ixzz4GUgUfkzT

traduzione di Alfredo d’Ecclesia

http://alfredodecclesia.blogspot.it/2016/10/boom-wikileaks-conferma-hillary-ha.html

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domenica 16 ottobre 2016

Anche i vegani, nel loro piccolo, mangiano frittate...


Frittata di porri senza uova 

Ho fatto così:


> 2 Porri
> 200 gr. di farina di ceci
> 400 ml di acqua
> sale e pepe qb
> 3 cucchiai di lievito in scaglie
> olio evo
> mezzo cucchiaino di curcuma
> una bustina di zafferano
> 3/4 foglie di salvia
> erbe aromatiche a piacere (origano, timo, erba cipollina, basilico, ecc..)

Ho tritato le foglie di salvia con la mezzaluna.
Ho lavato e tagliato a rondelle il porro, l'ho messo in padella con 2/3 cucchiai di olio evo, sale, pepe, metà del battuto di salvia e mezzo bicchiere di acqua, ho coperto e lasciato stufare a fiamma moderata... nel frattempo ho preparato la pastella: in una ciotola ho messo la farina di ceci e l'acqua mescolando velocemente con una frusta... ho poi aggiunto un pizzico di sale, un pizzico di pepe, due cucchiai di olio, la curcuma, lo zafferano, il lievito in scaglie e l'altra metà del battuto di salvia e le erbe aromatiche.
Ho versato i porri, ormai pronti nella ciotola con la pastella ed ho rimesso la padella sul fornello, affinchè rimanesse molto calda ... ho mescolato velocemente incorporando bene i porri nella pastella ed ho versato subito in padella, ho coperto ed ho lasciato cuocere, a fiamma bassa, 7/8 minuti per parte.

Strepitosa!!!





http://brusavagando.blogspot.it/2016/10/anche-i-vegani-nel-loro-piccolo.html

sabato 15 ottobre 2016

Cancro: La rivoluzione scientifica e il cambio di paradigma



Le più importanti riviste scientifiche stanno pubblicando studi e ricerche che minano alla base l’attuale paradigma: Il vecchio verrà spazzato via dal nuovo!
Ottima indagine "con citazioni di ricerche scientifiche", di Marcello Pamio. Ma tranquilli ... i "giornalai" continueranno a screditare . Per il ligio mainstream la scienza e il verbo scientifico sono tali solo se appoggiano le corporations. Ma il salto del paradigma, come anche l'autore dimostra nei fatti citati, è in arrivo.
Per citare un titolo  di un articolo satirico ( sottolino "satirico" : ho visto che non è stato subito colto cosi...)
"SCIENZIATI: LA TERRA IN PERICOLO A CAUSA DI UN CEPPO DI UMANI RESISTENTI AI DATI DI FATTO
E' possibile che diventino piu' recettivi ai fatti, una volta che si trovino in un ambiente senza cibo, acqua o ossigeno"...    
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A livello globale sta succedendo qualcosa di molto particolare: le più importanti riviste scientifiche accreditate (quelle col più alto Impact Factor, fattore d’impatto), stanno pubblicando studi e ricerche che minano alla base l’attuale paradigma.
La verità come si sa è figlia del tempo e stiamo assistendo ad un grande, strutturale e dirompente cambiamento scientifico. Il vecchio verrà spazzato via dal nuovo, che ci piaccia o no.
Gli accanimenti vergognosi che si stanno scatenando su tutti quei medici che in Scienza e Coscienza seguono le volontà dei propri assistiti e tralasciano i diktat delle industrie del farmaco vengono sistematicamente tacciati di ciarlataneria e pesantemente minacciati; gli attacchi mediatici dei media mainstream sulle persone che decidono di intraprendere altre strade aldilà della mortiferia chemio indicano esattamente questo.
Le persone stanno prendendo sempre più coscienza su vari fronti: i rischi delle vaccinazioni pediatriche, i grossissimi pericoli di chemio e radio, l’importanza di uno stile di vita sano in primis l’alimentazione, e questo sta facendo tremare il terreno sotto i piedi dell’Industria della malattia, che non guadagna se le persone rimangono sane! 
Ricordiamo sempre che il pericolo più grande per il Sistema è il risveglio delle coscienze. Gli studi qui sotto elencati rappresentano solo una piccolissima parte della mole di lavoro che è stata pubblicata ufficialmente.
CONTRIBUTO DELLA CHEMIOTERAPIA ALLA SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI
Clinical Oncology, dicembre 2004
Nel 2004 una delle più prestigiose riviste di oncologia del mondo, Clinical Oncology pubblica a firma di Grame Morgan (professore di radiologia al Royal North Shore Hospital di Sidney), Robyn Ward (professore oncologo dell’University of New South Wales) e Michael Barton (radiologo e membro del Collaboration for Cancer Outcome Research and Evaluation del Liverpool Health Service d Sidney), un imponente studio osservazionale della durata di ben 14 anni su 227.874 pazienti (72.903 australiani e 154.971 americani) sui 22 tipi di tumori più diffusi.
Il titolo è il “Contributo della chemioterapia citotossica alla sopravvivenza a 5 anni dei tumori in adulti”.
Quando i dati erano incerti gli autori hanno deliberatamente stimato in eccesso i benefici della chemioterapia. Nonostante questo lo studio ha concluso che la chemioterapia non contribuisce più del 2% alla sopravvivenza (Australia 2,3%, Stati Uniti 2,1%).
“Molti medici continuano a pensare ottimisticamente che la chemioterapia citotossica possa aumentare significativamente la sopravvivenza dal cancro”, scrivono nell’introduzione gli autori.
“In realtà - continua il professor Grame Morgan - malgrado l’uso di nuove e costosissime combinazioni di cocktails chimici… non c’è stato alcun beneficio nell’uso di nuovi protocolli”.

La domanda che sorgere spontanea è: se la chemioterapia citotossica contribuisce nella sopravvivenza a 5 anni per un misero 2%, cos’è accaduto al rimanente 98% delle persone? Sono morti prematuramente? Sono morti per cancro o per la chemio?
SOVRADIAGNOSI DI TUMORE AL SENO NEGLI SCREENING
British Medical Journal, 9 luglio 2009
Il BJM pubblica una revisione sistematica a firma di Peter Gøtzsche il direttore del Cochrane Center di Copenhagen sullo screening mammografico.
Lo scopo era quello di stimare l’entità delle diagnosi di tumori innocui (in situ) che non provocano non solo la morte del paziente ma che non danno alcun sintomo, nei programmi di screening di massa.
La meta-analisi che ha revisionato i dati di Regno Unito, Canada, Australia, Svezia e Norvegia, ha stimato una sovradiagnosi del 52%.
Quindi la conclusione dei ricercatori è che “l'aumento di incidenza di cancro al seno è strettamente connessa con l'introduzione degli screening”.  Della serie: più screening facciamo e più tumori trovano.
Ma di quali tumori stiamo parlando? Piccoli tumori in situ che non creano nessun problema alla salute, possono rimanere nel seno per tutta la vita o addirittura venir riassorbiti, oppure si tratta di un cancro pericoloso? La diagnosi precoce non fa alcuna distinzione.
Per fortuna “1 su 3 dei tumori al seno rilevati è sovradiagnosi”, cioè non rappresenta un problema per la salute…
I TRATTAMENTI CHEMIOTERAPICI NEL CANCRO INDUCONO CHEMIO-RESISTENZA
Nature, 5 agosto 2012
La rivista con uno dei più alti Impact Factor (Fattore di impatto) al mondo pubblica uno studio dal titolo: “Treatment-induced damage to the tumor microenvironment promotes prostate cancer therapy resistance through WNT16B” .
Questo studio evidenzia che la chemioterapia usata per combattere il cancro in realtà può stimolare nelle cellule sane circostanti la secrezione di una proteina (WNT16B) che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.
Analizzando gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da pazienti affetti da tumore alla prostata, sono state scoperte "evidenti danni nel Dna" nelle cellule sane intorno all'area colpita dal cancro. Queste ultime producevano quantità maggiori della proteina WNT16B che favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali.
La scoperta che "l'aumento della WNT16B...interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e, più importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali...era del tutto inattesa", ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington.
"I nostri risultati - hanno spiegato i ricercatori - indicano che il danno nelle cellule benigne può direttamente contribuire a rafforzare la crescita 'cinetica' del cancro", e questo ha trovato conferma anche nei tumori al seno e alle ovaie.
In pratica questo studio dimostra che la chemioterapia è in grado di “rafforzare la crescita del cancro”.
LA MAMMOGRAFIA NON SALVA LA VITA
British Medical Journal, 11 febbraio 2014

Il BJM pubblica uno studio canadese eseguito su 90.000 donne durato 25 anni per verificare se la mammografia è in grado di salvare vite umane.
Questo studio afferma innanzitutto che “la mammografia non salva la vita”, e che “almeno per 1 paziente su 5 la diagnosi di tumore è sbagliata”.
La diagnosi precoce, cioè la mammografia, al contrario di quello che si aspettavano i medici, al confronto della semplice palpazione, non riduce la mortalità, anzi porterebbe a sovrastimare e quindi a sovradiagnosticare spingendo a cure invasive e tossiche assolutamente non necessarie.
META' DELLA RICERCA MEDICA E' FALSA
The Lancet, 11 aprile 2015
"Gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, potrebbe essere semplicemente falsa. Le problematiche sono molteplici: studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un'ossessione per il perseguimento di tendenze (mode) di dubbia importanza. La scienza ha preso una piega verso il buio”. Così scrive Richard Horton, caporedattore del Lancet.
Il dottor Horton ha recentemente dichiarato che moltissime delle ricerche pubblicate sono, nella migliore delle ipotesi, inaffidabili, se non completamente false. Quindi le cosiddette riviste mediche credibili stanno sempre più perdendo credibilità agli occhi degli esperti, e perfino dei collaboratori delle riviste stesse.
La colpa è di molti attori in gioco: da una parte i redattori delle riviste che aiutano ed incoraggiano i peggiori comportamenti, dall’altra c’è una enorme quantità di ricerca spazzatura che fa comodo alle lobbies per sostenere le teorie ufficiali e andare contro al nuovo che si sta facendo breccia nella scienza.
ERRORI MEDICI LA TERZA CAUSA DI MORTE
British Medical Journal, 16 maggio 2016
Un recentissimo studio pubblicato dal British Medical Journal ha dell’incredibile: l’errore medico non è incluso nei certificati medici e nelle statistiche riguardanti le cause di morte.
Un report del 2004 riguardante i decessi di pazienti ricoverati negli ospedali riferita alla popolazione con assistenza sanitaria stimò che 575.000 decessi sono stati causati da errori medici tra il 2000 e il 2002.
Se tale media venisse applicata a tutte le ammissioni registrate negli ospedali statunitensi nel 2013 il numero delle morti diventerebbe più di 400.000 all’anno!
Questo studio dimostra che le morti per cause iatrogene sono molto sottostimate e quindi gli errori medici sono una delle prime tre cause di morte (le altre sono cancro, malattie cardiovascolari) a livello mondiale.
DAL 50 AL 90% DEI TUMORI ALLA TIROIDE SONO SOVRADIAGNOSI
New England Journal of Medicine, 18 agosto 2016
Una ricerca sul cancro alla tiroide arriva dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione e dall’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano. Lo studio - assai poco pubblicizzato - è stato pubblicato sul NEJM.
La diagnosi di tumori alla tiroide negli ultimi 20 anni ha visto una impennata del 200%, ma - precisano gli esperti che hanno firmato lo studio – non si tratta di una epidemia. I casi sono in crescita ma si tratta di sovradiagnosi.
Una quota elevatissima che varia tra il 50 e il 90% è infatti sovradiagnosi!
Si tratta di carcinomi in situ del tutto innocui che non creano nessun problema alla salute e soprattutto non vanno assolutamente curati, non necessitano di alcun trattamento.
Gli studiosi hanno usato nella loro analisi i dati dei registri tumori di 12 Paesi: Australia, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Italia, Giappone, Norvegia, Corea, Scozia, Svezia e Stati Uniti. «Paesi come Usa, Italia e Francia hanno tassi maggiori di sovradiagnosi dovuti all’introduzione e all’ampia diffusione, dagli anni Ottanta in poi, dell’ecografia - spiega Salvatore Vaccarella, autore principale dello studio. E lo stesso è avvenuto recentemente nella Repubblica Coreana, dove il carcinoma tiroideo è diventato il cancro più frequente nel sesso femminile, ma nel 90% dei casi identificati tra il 2003 e il 2007 si tratta di sovradiagnosi».

Questo studio dimostra inequivocabilmente che più esami diagnostici si eseguono e più aumenta il numero delle diagnosi di tumore. Questo discorso non è valido solo per la tiroide ma per qualsiasi altro organo: seno, prostata, intestino, polmone, ecc.
Sapere questo è di vitale importanza perché la stragrande maggioranza dei casi di diagnosi di tumore si tratta di sovradiagnosi, cioè di situazioni innocue per la salute, ma il paziente e il medico ovviamente non lo sanno. Cosa fare allora?
LA CHEMIO UCCIDE FINO AL 50% DEI PAZIENTI ENTRO UN MESE DALLA CURA
Lancet Oncology, settembre 2016
Il famoso Lancet Oncology se ne esce con uno studio estremamente interessante che lancia un allarme sulla nocività della chemio.
Il trattamento principe del cancro è imputato di uccidere oltre il 50% dei pazienti entro il primo mese dall’inizio della cura.
Lo studio ha preso in considerazione 23.000 donne e 10.000 uomini con carcinoma polmonare. Di questi 9.634 sono stati sottoposti a chemio nel 2014 ed entro 30 giorni ne sono morti 1.383
L'indagine ha rilevato che in Inghilterra circa l’8,4% dei pazienti con cancro del polmone e il 2,4% di quelli con tumore al seno sono deceduti entro un mese dall’avvio del trattamento. Ma in alcuni ospedali il tasso di mortalità per chemioterapia contro il carcinoma polmonare è risultato addirittura del 50,9%.
Se un paziente muore nelle prime settimane dall’inizio della cura non è stato certo il cancro ad ucciderlo, e se quindi non è stata la malattia è stata la “cura”…
FINE DEL PARADIGMA
Secondo lo storico e filosofo della scienza Thomas Samuel Kuhn le rivoluzioni scientifiche segnano i diversi momenti della storia della scienza.
La prevalenza di un dato paradigma segna una fase di “scienza normale” e in questa fase il paradigma dominante non viene mai messo in discussione.
In questa fase i protocolli e le cure ufficiali non si toccano.
Quando invece sorgono quelle che lui chiamava “anomalie” (noi le possiamo identificarle con studi ufficiali che vanno in direzione contraria a quella della visione odierna, e anche con l’aumento delle persone che prendono coscienza in ambito salutistico e terapeutico) si formano delle situazioni di crisi.
L’accumulo di queste ‘anomalie’ sfociano in una vera e propria “rivoluzione scientifica” contraddistinta dall’adozione di un nuovo paradigma.
Tale adozione di fatto istituisce una nuova comunità scientifica, ed è forse quello che stiamo vedendo accadere nella nostra società…