Cos’è la vita?
È un rituale del sacro fuoco, ma solo per coloro che offrono
se stessi in nome della verità.
Cos’è la vita?
È una preziosa opportunità, ma solo per coloro che riescono
a farsi coraggio, a operare con determinazione e a compiere uno sforzo.
Cos’è la vita?
Una sfida benedetta, ma solo per coloro che l’accettano e si
confrontano con essa.
Cos’è la vita?
Una lotta estrema, ma solo per coloro che raccolgono tutta
la loro forza e lottano fino alla vittoria.
Cos’è la vita?
Un grande risveglio, ma solo per coloro che lottano contro
il loro sonno profondo e contro la loro inconsapevolezza.
Cos’è la vita?
Un canto divino, ma solo per coloro che hanno fatto di se
stessi uno strumento del divino.
In caso contrario, la vita non è altro che una morte lenta e
procrastinata.
La vita diventa ciò
che ne facciamo: la vita non viene data, dev’essere conquistata.
La vita è una perenne creazione del sé da parte del sé. Non
è un destino, è creazione.
Dopo aver condotto un’arringa lunga e noiosa, un avvocato si
rivolse furioso al giudice, dicendo: “Vostro onore, la giuria sta dormendo!”.
Il giudice replicò: “Mio forbitissimo amico, sei stato tu ad
averla addormentata. Dovresti procedere in modo tale da permettere loro di
stare svegli. Anch’io in certi momenti mi sono appisolato!”.
Se la vita è un’esperienza di sonnolenza, dovremmo
comprendere di aver fatto qualcosa che l’ha fatta addormentare. Se la vita è
un’esperienza di dolore, dovremmo comprendere di aver fatto qualcosa che l’ha
resa dolorosa. La vita è un’eco di ciò che siamo. La vita non è altro che il
nostro riflesso.
Osho: Crea il tuo destino
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